Sempre più giovani soffrono di eco-ansia e sono preoccupati per il loro futuro. Ma cos’è esattamente e perché spaventa così tanto?
Specialmente negli ultimi anni l’attenzione al clima e alla sostenibilità ambientale sono diventati dei temi urgenti. Le frequenti trombe d’aria, alluvioni, inondazioni o ancora ondate di caldo anomalo che si sono registrate questa estate non hanno fatto altro se non dimostrare l’urgenza climatica che non può più aspettare e che necessita di un importante cambio di rotta, specialmente da parte dei Paesi più sviluppati e industrializzati.
Anche perché purtroppo quando si abbattono queste calamità naturali con la loro furia cieca, c’è anche chi perde la vita. Ed è proprio da questa preoccupazione per il futuro del proprio Pianeta e dei propri cari che nasce l’eco-ansia. Ma cosa significa esattamente? Con eco-ansia, conosciuta anche come ansia climatica, si intendono tutta una serie di emozioni negative come per l’appunto l’ansia o la paura, ma anche rabbia e disperazione, quando si parla e si vive il cambiamento climatico.
Nello specifico, uno studio condotto nel 2021 aveva dimostrato come dei 10.000 giovani coinvolti fra i 16 e i 25 anni provenienti da 10 nazioni, il 45% soffre di eco-ansia. Ma non solo. Per il 75% degli intervistati il futuro è terrificante, tant’è che più della metà pensa che l’umanità non abbia speranze di sopravvivere al punto da non volere nemmeno fare figli. E quest’ansia sale a dismisura in quei Paesi in cui i governi stanno facendo poco e nulla per l’ambiente.
Come aiutare i ragazzi a superare l’eco-ansia
In questo scenario desolante e a tratti quasi apocalittico, va da sé che se il futuro è così incerto, non abbia senso più di tanto costruirsene uno. “A volte, se penso a tutte le cose brutte che succedono nel mondo, mi sento scoraggiata e tutto quello che faccio nella mia quotidianità improvvisamente perde di senso, ad esempio andare a scuola, fare sport e vedermi con gli amici mi sembrano attività del tutto inutili“, è solo una delle tantissime testimonianze raccolte dallo studio e riportate da ‘Family Health Magazine‘.
È possibile però stare vicini ai propri figli e nipoti e aiutarli a superare l’eco-ansia. Quello che conta, infatti, è riuscire a far comprendere che tutti, se ci impegniamo, possiamo cambiare il mondo fornendo anche un piccolo contributo per rispettare l’ambiente. Le nostre scelte, anche all’apparenza insignificanti, in realtà determinano non solo chi siamo, ma anche il posto in cui abitiamo. Basta sapere sviluppare una buona elasticità mentale e avere tutti gli strumenti per vivere questa nuova fase sotto diversi aspetti più incerta dell’umanità e del mondo.