Non tutti gli sport possono essere adatti ai piccini: esistono alcune discipline più adatte ad essere praticate anche in tenera età.
I bambini non sono piccoli adulti e nemmeno grandi. Tutto è diverso per loro e non bisogna non tenerne conto. Anche l’attività sportiva, di sicuro, non può essere scelta come lo si farebbe per un adulto. Non solo, è importante fare attenzione anche all’alimentazione.
Spesso si fa mangiare un bambino come un piccolo adulto, andando a somministrargli un eccesso di proteine (pensando di fare bene). E magari andando a tagliare drasticamente carboidrati e calorie. Niente di più sbagliato. I bambini in crescita non hanno bisogno di tante proteine come le persone adulte. Anzi, la dieta deve essere basata per la maggiore sui carboidrati, questo per non incorrere in problemi di sviluppo eccessivo in fasi di crescita che prevedono un andamento più lento.
Ovviamente ciò non significa avere via libera su grassi e prodotti confezionati. Sì, alla genuinità degli alimenti, una ciambella fatta in casa con pochi ingredienti controllati è la soluzione giusta rispetto ad una merendina ricca di grassi e additivi chimici. Così la confettura della nonna è da sostituirsi validamente ad un’altra qualsiasi crema spalmabile commerciale. Venendo allo sport, bisogna fare molta attenzione.
Per i bambini, dunque, la scelta dello sport giusto deve essere fatta con criterio e rispettando non solo le fasi di crescita, ma la propensione e la struttura fisica dello stesso. Non si può immaginare che qualsiasi tipologia di attività fisica vada nella fattispecie bene per tutti. Niente di più errato!
Ovviamente è da sottolineare che la scienza ha condotto numerose ricerche dalle quali è emerso che una costante attività fisica è proprio l’ideale per contrastare una vita sedentaria. Non solo, prevenire in età giovanile e adulta problemi come obesità e malattie cardiocircolatorie, diabete e ipertensione arteriosa.
Bambini, attenti alla scelta dello sport: errore gravissimo
Per non sbagliare mai è possibile già dai quattro anni optare per il nuoto, un’attività che permette di iniziare da zero per poter poi man mano avanzare nella tecnica e nella resistenza fisica. Ogni muscolo viene assolutamente ad essere coinvolto in questa attività fisica che permette anche di prendere dimestichezza con il mondo acquatico, non sconosciuto, visto che è il primo ambiente in cui si vive, in grembo appunto.
Se si vuole optare per un’altra tipologia, va bene l’approccio all’atletica leggera e alla ginnastica ritmica. Questi sport hanno il vantaggio di riuscire ad essere dolci e allo stesso tempo di far sviluppare i muscoli allungandoli già dalla tenera età, quando i piccoli hanno un’eccezionale flessibilità. Quest’ultima, con costanza, può essere potenziata e mantenuta nel tempo. Coordinazione e interazione neuromotoria completano il quadro positivo di tale attività fisica.
Andando avanti con l’età è possibile, poi, optare per giochi di squadra, così per andare soprattutto a sviluppare la capacità di team working. Ciò che sarebbe sbagliato, secondo la scienza, è far focalizzare il bambino su una sola tipologia di attività fisica. Questo perché aumenterebbe stress e rischio di infortuni.
Meglio un approccio cadenzato e multisportivo che risulta essere anche multisensoriale e permette al bambino, poi, di incanalarsi verso un’unica soluzione, sempre se vorrà farlo. Infatti, non bisogna pensare all’attività come agonismo, ma parte integrante di uno stile di vita sano.