Il rendimento a scuola dei bambini dipende dal tempo che trascorrono con i genitori: l’ultimo studio ha avuto dei risultati sorprendenti.
Nella maggior parte delle famiglie attuali è la madre che si fa carico della cura dei figli, a partire dal loro accudimento di base (sfamarli, lavarli, farli addormentare) fino alle altre necessità di un bambino come giocare e fare i compiti.
Proprio per questo motivo sarebbe facile dedurre che è la presenza della madre a migliorare il rendimento scolastico dei bambini ma, a quanto ha dimostrato una ricerca condotta dall’Università di Leeds, le cose non stanno esattamente così.
Lo studio ha seguito i progressi scolastici di bambini nella prima fascia d’età scolastica, cioè tra 1 e 7 anni. I risultati hanno evidenziato che i bambini sviluppano capacità differenti a seconda del tempo che trascorrono con ogni genitore.
In linea generale dalla madre i bambini apprendono la consapevolezza emotiva, imparano a relazionarsi ad altre persone, a comprendere i loro bisogni e, in pratica, a sviluppare e utilizzare la propria empatia. Questo farà di loro adulti consapevoli dei propri sentimenti e di quelli degli altri e permetterà ai bambini di oggi di costruire relazioni sane nella loro età adulta, evitando l’insorgenza di comportamenti violenti o discriminatori nei confronti di altre persone.
Anche se, come si intuisce, la presenza della madre è fondamentale nella crescita emotiva di un bambino, è stato dimostrato che passare del tempo svolgendo determinate attività con il padre può sensibilmente migliorare il suo rendimento scolastico, in particolare nelle materie logiche e scientifiche.
Le attività che incrementano le abilità scolastiche dei bambini, quando svolte insieme al padre, sono principalmente la lettura, il gioco, il canto e il disegno, quindi tutte quelle attività che implicano il coinvolgimento mentale di entrambi allo scopo di svolgere insieme una attività complessa. Restare sul divano tutto il pomeriggio a guardare la tv non è considerato “tempo speso con papà” per questo specifico obiettivo.
Quanto tempo dovrebbero passare i padri con i propri figli per aiutarli ad andare meglio a scuola? Almeno dieci minuti al giorno, ma di certo almeno mezz’ora o un’ora sono tempi migliori per svolgere assieme attività più soddisfacenti per entrambi. Quanto miglioreranno i risultati scolastici del bambino dopo aver passato costantemente del “tempo di qualità” insieme al padre? Per i ricercatori si tratta di “miglioramenti piccoli ma molto significativi”.