La body positivity sta davvero cambiando la società? Le donne si accettano più di prima o sono ancora intrappolate in un’idea irraggiungibile di bellezza?
Negli ultimi anni “body positivity” è diventato un mantra continuo che, dall’America, ha tentato di insegnare alle donne di tutto il mondo a cambiare l’approccio al proprio corpo. L’idea alla base della body positivity è che tutti i corpi sono degni di rispetto e soprattutto non bisogna considerare “difetti” le cose che ci rendono diverse dalle altre.
Possiamo certamente considerarlo un buon concetto, soprattutto se viene declinato nel senso di piena accettazione di sé e di alleggerimento del peso sociale. Una donna non conforme a determinati standard di bellezza, infatti, finirà per sentirsi esclusa per tutta la vita da determinate dinamiche. Si sentirà svantaggiata, meno apprezzata, avrà maggiore difficoltà ad affermarsi e così via.
La body positivity, però, rischia di diventare un’arma a doppio taglio, che “costringe” in qualche modo le donne non in pace con il proprio corpo a pretendere di essere guardata come tutte le altre e, possibilmente, come quelle donne che sono sempre state considerate belle. Nei casi più gravi nel nome della body positivity si creerà un completo distacco tra la propria visione e quella delle altre persone. Una donna che si vede bellissima o si convince di essere bellissima mentre il resto della società non la pensa così starà meglio o peggio di quando la body positivity non esisteva?
La body positivity fa bene o male alla società?
Nella maggior parte dei casi le donne di tutte le età sono ancora molto critiche con il loro corpo. In particolare fanno fatica ad accettarne il peso in eccesso, quindi la cellulite, la pancia, i rotolini sui fianchi, le pieghe sulla schiena. La body positivity ci sta insegnando a pensare che un po’ di peso in più non è una tragedia, che fino a che un corpo è in salute andrà sempre bene, a prescindere dalla taglia che occorre per vestirlo.
Allo stesso tempo, la body positivity ci sta insegnando a non giudicare sempre in maniera pungente il corpo degli altri, a non pensare che, se una persona ha preso qualche chilo, sarà necessariamente infelice o peggiore rispetto a prima.
Se riusciremo a percorrere solo e soltanto questa strada, la body positivity cambierà in maniera significativa la vita delle donne contemporanee. Se invece, nel nome della body positivity, ci sentiremo costrette a dire “tesoro ma sei bellissima” anche all’amica che sta ingrassando perché sfoga lo stress sul cibo e si vergogna di questo, allora la body positivity non sarà altro che l’ennesima trappola sociale che le donne avranno costruito da sole. In ogni caso, la cosa fondamentale, è stare bene con il proprio corpo.
