Una nuova ricerca preoccupa i vertici di McDonald’s, ma perché nessuno sta comprando più le famosissime patatine?
Quando si pensa a mangiare qualcosina di sfizioso, di rapido e che non preveda un nostro sforzo psicofisico, ecco che il pensiero corre immediatamente in una direzione: il fast food. Un tipo di cibo ben salato, molto speziato, fritto, ricco di creme e grassi, unto, che ci ricongiunge con la nostra natura di predatori antichi e appaga gli istinti più volgari del nostro cervello onnivoro.
Certamente non è la scelta di tutti i dietologi, anzi. Ma come sempre è l’equilibrio la risposta a tutto. Mangiare un paio di volte al mese cibo spazzatura non crea chissà quali danni, se intervallato da una dieta sana ed esercizio fisico. Il re del fast food nel mondo è senza ombra di dubbio anche il marchio che questo tipo di alimentazione l’ha inventata: McDonald’s. Tuttavia, nei negozi con i due grandi archi dorati si sta registrando un trend molto strano e preoccupante: tantissimi non ordinano più le patatine. Ma perché?
In una riunione fatta con gli azionisti, il CEO di McDonald’s, Chris Kempczinski, ha parlato di una leggera flessione in tutto il mercato globale. In particolare, il dirigente ha mostrato come siano le patatine ad essere sempre meno richieste dal grande pubblico. Ma i deliziosi bastoncini di patate non sono l’unico bene di cui la domanda è in diminuzione.
Si parla infatti di una decrescita un po’ di tutti i contorni e tutte le pietanze che non siano panini, ovvero la parte centrale dell’offerta di McDonald’s e del menù scelto da ogni cliente. Questo tipo di flessione potrebbe far pensare ad una popolazione globale più attenta alla propria linea, in cerca di cibi più sani e meno calorici. Se la causa di questo cambiamento fosse di natura salutista, staremmo parlando di un risultato straordinariamente positivo. Purtroppo, però la situazione è molto più triste.
In realtà i clienti di McDonald’s stanno comprando meno patatine e contorni perché non hanno abbastanza denaro da spendere in aggiunte al menù. In un momento di crisi mondiale come questo, anche il fast food, che per sua natura è veloce ed economico, finisce con l’essere un bene di lusso per milioni e milioni di persone. Malgrado questa analisi, Kempczinski ricorda che la domanda per McDonald’s è ancora alta e stabile, solo che “I nostri clienti ora guardano ad ogni singolo dollaro o euro speso“.