I casi di scarlattina stanno aumentando per questo è bene sapere come proteggere i propri bambini in maniera efficace. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
La scarlattina è una malattia infettiva di natura batterica che sta facendo registrare un aumento preoccupante di casi. Proprio per questo gli esperti stanno mettendo in guardia sui possibili pericoli e dunque su quelle che sono le misure da mettere in atto per proteggere i propri bambini in maniera efficace.
Di seguito andremo ad approfondire la questione cercando di capire quali sono le cause che possono condurre all’insorgere di questa malattia. Successivamente ci soffermeremo su quelli che sono gli accorgimenti da adottare per riuscire a proteggere i propri figli prima di far aggravare la malattia.
Scarlattina: cause, sintomi e rimedi
Stando a quanto rivelano gli esperti, alla base del boom di casi di scarlattina ci sarebbero le misure di restrizione messe in atto durante al pandemia da covid. I vari lockdown, l’uso della mascherina e il distanziamento sociale, infatti, ha facilitato la diffusione dei batteri. Alla luce di quanto detto è chiaro che risulta essere di fondamentale importanza contrastare al meglio queste infezioni da streptococco, partendo dalla corretta valutazione dei sintomi.
Tra i più comuni ci sono la lingua bianca con delle macchie rosse, mal di gola, difficoltà a deglutire, ingrossamento dei linfonodi, eruzioni cutanee o ancora vomito e nausea. Per contrastare questi disturbi è importante partire con la somministrazione di un antibiotico, in genere amoxicillina, per una decina di giorni. Il bambino colpito da scarlattina peraltro può riprendere la scuola e le varie attività fuori casa anche dopo la quarta dose.
Per quanto concerne l’alleviamento dei sintomi veri e proprio i pediatri consigliano l’assunzione di paracetamolo. Com’è chiaro, è sempre bene prestare attenzione ai sintomi così da giungere aduna corretta diagnosi e di conseguenza ad una efficace terapia. Pur tuttavia, si consiglia di aspettare qualche giorno prima di procedere con le cure antibiotiche. Ciò ovviamente vale nel caso in cui la febbre non dovesse risultare essere alta e i sintomi non particolarmente fastidiosi.
In conclusione, comunque, è importante precisare che l’aumento di casi a cui abbiamo fatto riferimento sopra, è al momento perfettamente sotto controllo. In ogni caso, qualora si dovesse essere in presenza di sintomi persistenti, è bene consultare il pediatra. Quest’ultimo, infatti, procederà con la diagnosi e dunque con l’indicazione della terapia più efficace. Soltanto così è possibile contrastare in maniera efficace la malattia e soprattutto prevenire l’eventuale diffusione della stessa.
I bambini, tra l’altro, sono tra i soggetti più deboli e per questo devono essere adeguatamente protetti per evitare di andare incontro a problematiche di salute ben più gravi di quelle sopra citate.