Quando si ha il ciclo, anche durante la notte occorre tenere l’assorbente: ma quelli interni possono fare male?
Soprattutto le donne con un ciclo abbondante sanno quanto di notte sia importante avere un assorbente che sia in grado di evitare piccoli incidenti. Ne esistono di diversi tipi e ognuna ha le sue preferenze: molte preferiscono di assorbenti interni per avere un maggiore senso di sicurezza.
Ma a lungo andare questi assorbenti interni possono realmente essere dannosi per il corpo, dal momento che li si deve indossare per molte ore durante la notte? Meglio fare chiarezza su un argomento poco dibattuto ma molto importante.
Gli assorbenti interni, chiamati anche tamponi interni, sono prodotti assorbenti da inserire all’interno della vagina durante le mestruazioni, normalmente costituiti da materiali sintetici o fibrosintetici ad elevata assorbenza, come la Tencel o la viscotecnica, che assorbono rapidamente l’umidità e si espandono. Hanno una forma cilindrica o a forma di T, con l’anello da inserire all’entrata della vagina e la parte assorbente concentrata nella zona cervicale.
Il loro funzionamento è molto semplice: quando inseriti correttamente all’interno della vagina, la parte assorbente a diretto contatto con la cervice e la zona vaginale è in grado di assorbire rapidamente il sangue mestruale, bloccandone la fuoriuscita. Il flusso viene quindi trattenuto all’interno della tamponatura, che va sostituita necessariamente ogni 4-8 ore, in base all’intensità del flusso mestruale della donna.
Gli assorbenti interni presentano diversi vantaggi rispetto agli esterni: assicurano una maggiore protezione e discrezione, non ci sono margini di assorbenza che fuoriescono, non c’è rischio di macchie o di spostamenti dell’assorbente. Per quanto riguarda la notte, la risposta che stiamo cercando è a metà strada.
La dottoressa Alyssa Dweck, ginecologa presso il Mount Medical di Westchester di New York ha spiegato qual è il problema, rimarcando l’importanza di sostituire l’assorbente interno almeno ogni otto ore e mai di più. “Il mio consiglio è usare il tampone meno assorbente possibile in base al flusso e limitarne la durata di utilizzo a un massimo di otto ore”.
Oltre al tempo di permanenza in vagina, con gli assorbenti interni bisogna prestare attenzione a una problematica che si chiama sindrome da shock tossico, causato da alcuni batteri presenti nel sangue che possiedono un alto contenuto di tossine. Anche a questo riguardo la dottoressa ha fatto chiarezza e ha definito la sindrome una malattia “rara, ma grave e potenzialmente pericolosa per la vita. Pur essendoci altre cause, è in particolare dovuta ai tamponi ultra-assorbenti indossati per una durata prolungata durante le mestruazioni”. L’ideale quindi per evitare problematiche è non indossare lo stesso assorbente per troppe ore di fila ed evitare quelli ad alta capacità di assorbenza.