Alzarsi la mattina è sempre difficile: la sveglia però è un tuo nemico e non un alleato. Scopri finalmente il perché!
La mattina uno dei momenti più critici della giornata, poiché dobbiamo abbandonare il tepore delle coperte iniziare a svolgere tutte le nostre faccende e impegni quotidiani. Solitamente, tutti quanti utilizziamo la sveglia per riuscire ad alzarci in tempo, ma non è così salutare come crediamo.
Purtroppo non tutti quanti riusciamo a dormire quante ore gli esperti consigliano per il nostro corpo: diverse statistiche indicano che più del 50% degli adulti non dorme le 7 ore raccomandate. Non riuscire a dormire ci fa inevitabilmente essere stanchi e aumenta la possibilità di avere problemi di salute.
La sveglia è un indicatore che ci fa capire che il nostro corpo non è riuscito a riposare il tempo sufficiente durante la notte. Ma come è possibile? Il dottor Javier Albares, coordinatore del gruppo di cronobiologia della società spagnola del sonno, si è espresso in merito: “Se ci svegliamo con una sveglia, ciò che facciamo è interrompere il processo fisiologico quando riposa il corpo”.
Se riuscissimo a svegliarci senza la necessità di essere forzati, potremmo capire di aver dormito per una quantità di ore sufficienti e che il nostro corpo non necessita di riposare oltre. Il dottore Javier continua: “Dobbiamo seguire la nostra biologia. Nessuno imposta una sveglia per smettere di mangiare. Non possiamo smettere di respirare la metà del tempo, né il cuore può battere di meno. Ma questo è ciò che facciamo con il sonno”.
Per questo dovremmo dedicare al sonno tutto il tempo necessario di cui abbiamo bisogno, senza imputarci in realtà sulle ore di sonno, poiché in base a diversi fattori come l’età, l’attività fisica e la genetica ognuno di noi ha un fabbisogno diverso, e vi sono infatti periodi, come tutti avremmo notato, in cui ci capita di dormire di più e alcuni in cui ci sentiamo riposati con meno ore.
“Il sonno è come far scorrere il tubo attraverso il cervello. Nel sonno, i neuroni diminuiscono di dimensioni e c’è più spazio tra loro per le tossine depositate nel liquido cerebrospinale per lasciare”. Conclude il dottor Javier, indicando che tra le sostanze che si possono accumulare troviamo una proteina, che prende il nome di amiloide-beta, e che è correlata allo sviluppo dell’Alzheimer. Dormire bene quindi non è solo un fattore legato al benessere momentaneo, ma anche alla salute futura.