Bimbi al mare (o in piscina): ecco le regole fondamentali per allontanare il pericolo di annegamento

Nuotare al mare o in piscina per un bambino è divertentissimo: ecco come evitare problemi in acqua.

Quante volte da piccoli non vedevamo l’ora che i nostri genitori ci portassero al mare oppure in piscina per poter sguazzare il più lungo possibile, divertendoci così tanto a passare ore e ore in acqua? Ora che siamo genitori ci troviamo dal lato opposto, in cui dobbiamo stare attenti a far sì che i nostri bambini si possano divertire senza pericoli.

Allontanare il pericolo di annegamento
Le tecniche per sopravvivere in acqua (Mammastyle.it)

Imparare a nuotare fin da piccoli aiuta sia a superare la paura dell’acqua, sia a sapersi destreggiare in ogni occasione, per evitare di ingoiare acqua in caso di mare mosso o addirittura scenari più tragici.

Perché è di fondamentale importanza che un bambino sappia nuotare

È proprio uno studio che è stato svolto a indicarci che le lezioni di nuoto aiutano a ridurre il rischio di annegamento dei bambini fino all’88%: un dato da non dover assolutamente sottovalutare. Una scuola di un nuoto britannica – la British Swim School – con sedi in tutto il Nord America, ha dimostrato che anche i bambini di tre mesi possono già iniziare a passare del tempo in acqua per prendere confidenza con questo ambiente. Per noi genitori sapere che nostro figlio è in grado di gestire ogni situazione in mare è di certo una fonte di grande sollievo.

Che cosa si impara durante le lezioni di nuoto di sopravvivenza?

Diversi sono gli aspetti su cui si concentrano queste lezioni e assieme ne andremo a vedere 5 tra i più importanti. Innanzitutto con queste lezioni di nuoto di sopravvivenza si insegna come entrare e come uscire da una piscina. In caso non vi fosse una scala per poter uscire da una piscina, si può imparare a utilizzare le pareti della stessa. In questo modo si spiega ai bambini quali sono le tecniche giuste per uscire dall’acqua in situazioni poco favorevoli e al tempo stesso come entrare senza farsi male.

bambini in mare sicuri come evitare annegamento
Nuotare non è solo divertimento, ma anche responsabilità per i genitori – (Mammastyle.it)

Per chi sa nuotare bene può sembrare quasi scontato, ma per un bambino è importantissimo imparare a galleggiare, poiché questo consente di stare sopra l’acqua a lungo senza consumare una grande quantità di energie. Assieme a ciò, bisogna sapere tornare a galla nel caso in cui ci si trovi sotto la superficie del mare, aspetto fondamentale nel caso in cui un bambino cadesse per sbaglio in acqua. A questo modo il bimbo è in grado di intervenire da solo per salvarsi la vita, senza dover aspettare l’aiuto di qualcun altro.

Un’altra tecnica che viene insegnata è quella necessaria per potersi girare in acqua a pancia in su, la posizione più sicura per poter galleggiare in situazioni di difficoltà. Infine quando i bambini hanno appreso tutte le abilità precedenti si insegna loro come nuotare per diversi metri, senza consumare troppe energie.

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