La passiflora è un fiore che in erboristeria incontra diversi utilizzi per le sue molteplici proprietà. In più da qui nasce il frutto della passione.
A dare il nome a questo fiore furono dei monaci gesuiti nel 1600, colpiti dalle forme delle parti della pianta. Il nome passiflora significa letteralmente “fiore della passione” e rimanda al supplizio di Cristo, sia per i petali che ricordano la corona di spine che per i suoi stigmi che sono simili a dei chiodi. Inevitabile era quindi che il fiore attirasse la curiosità popolare, che finì così per scoprirne diverse proprietà benefiche. In breve fu usata per preparare unguenti e tisane.
Bisogna precisare però che il nome passiflora si attribuisce a centinaia di specie diverse, con le infiorescenze di aspetto simile ma dove varia il colore dei petali. Sono originarie del Sud America dove già la popolazione azteca ne ricavava un infuso con proprietà rilassanti. Oggi in erboristeria si preparano anche integratori a base di questa pianta usati per chi soffre di insonnia e di altri disturbi del sonno. Per molti la sua efficacia è pari a quella della melatonina.
Come pomata invece la passiflora si rivela molto efficace per trattare ustioni lievi oltre che disturbi infiammatori come le emorroidi. Riduce il gonfiore e allenta moderatamente il bruciore nella zona interessata. Queste proprietà si devono in particolare al contenuto di flavonoidi della pianta, che hanno anche azione antiossidante.
Come far crescere questo fiore
Per sfruttare le proprietà della passiflora o per gustare i frutti della passione la buona notizia è che si coltiva bene anche in vaso. Il terriccio da usare deve essere ben arricchito con humus ed avere una buona capacità drenante per non far ristagnare l’acqua. Infatti tutte le specie della famiglia Passifloraceae vanno innaffiate spesso soprattutto in estate, controllando che il terreno rimanga umido.
Se si acquistano i semi va considerato che ci vorranno alcuni anni prima di vedere i primi fiori sbocciare. Una volta che spuntano i germogli il vaso si può già mettere in un punto ben illuminato e lasciarlo qui anche senza schermature. Se non riceve abbastanza luce infatti la pianta ne soffre e le sue foglie ingialliscono.
Un’altra delle proprietà attribuita a questi fiori meno citata è quella di riuscire ad attenuare i sintomi dell’astinenza da sostanze narcotiche. Nei periodi di disintossicazione si somministrano ai pazienti estratti di passiflora per periodi di alcune settimane.
