Lo yoga è come l’amore, non ha età, e può rivelarsi di grande aiuto quando si va in là con gli anni: ecco perché.
Alzi la mano chi non ha almeno un po’ di paura all’idea di invecchiare. Da che mondo è mondo la perdita di prestanza fisica, il venir meno della prontezza di riflessi, il rischio di malattie e della perdita di autosufficienza turbano ogni essere umano. Non a caso c’è chi fa di tutto per ritardare l’appuntamento con la terza età: corsi in palestra, università per “diversamente giovani”, ritocchini estetici e così via. Ma forse il rimedio più efficace è altrove.
Il vero elisir di lunga (e buona) vita sarebbe nella pratica dello yoga. A sostenerlo sono gli autori di uno studio apparso sulla rivista Advances in Geriatric Medicine and Research, secondo cui la pratica di questa antica e affascinante disciplina orientale ha effetti positivi sull’invecchiamento cellulare, sulla mobilità, sull’equilibrio, sulla salute mentale e sulla prevenzione del declino cognitivo. In altre parole, su tutti gli effetti collaterali della vecchiaia.
I benefici dello yoga con l’età che avanza
Dati scientifici alla mano, pratiche “dolci” come lo yoga hanno un effetto combinato sull’apparato muscolo-scheletrico e cardiovascolare: non comportano uno sforzo tale da far affaticare il cuore con una brusca accelerata, ma un incremento lento di fatica in cui l’organismo si adatta senza stress con regolazione della frequenza cardiaca e della pressione. E lo stesso vale per le articolazioni e i muscoli: la parola d’ordine è sempre gradualità.
Non a caso chi pratica yoga può arrivare a 70 anni e oltre con un corpo sano e un fisico asciutto, equilibrato e straordinariamente duttile, con una riserva muscolare adeguata. Ma come detto i benefici si estendono anche al cervello: sia sul piano cognitivo, sia sul piano emotivo e sociale. La mente rimane “pulita” e concentrata, lo stress e la negatività restano fuori dalla porta, gli esercizi di gruppo aiutano a non sentirsi soli e a creare una solida rete di amicizie cementate da una propensione comune.
In particolare, chi pratica Hatha yoga, un tipo di yoga dolce, dopo solo due anni dimostra capacità cognitive migliori, con particolare riferimento alle funzioni esecutive e ai tempi di reazione. Il lavoro simultaneo su fisico, respiro e mente dà i suoi frutti, e non è mai troppo tardi per cominciare a seminare…