A distanza di poche settimane dalla Pasqua in tanti potrebbero avere della cioccolata avanzata in casa. Conservarla in modo corretto è però fondamentale.
Non c’è solo la colomba tra i dolci tipici di Pasqua. Chi ha almeno un bambino per casa (anche se spesso è una cosa a cui non rinunciano nemmeno gli adulti) non può che avere avuto almeno un uovo, apprezzato certamente per la sorpresa, ma soprattutto da chi ama particolarmente la cioccolata.
A volte, però, soprattutto se si ricevono in regalo, gli avanzi possono essere tanti, al punto tale da non sapere come fare, ben sapendo che un consumo eccessivo non fa del tutto bene al fisico. E se la quantità è troppa è necessario trovare una soluzione.
Le famiglie numerose sanno bene come sia facile ritrovarsi con una serie di uova di Pasqua sparse per casa, magari a distanza di settimane. Spesso, infatti, molti dei parenti più prossimi finiscono per regalarne uno a bambino, che possono poi essere interessati soprattutto alla sorpresa e nient’altro.
Anche i più golosi magari provano qualche pezzo di cioccolata, ma alla lunga si stancano, con il chiaro rischio che questa possa poi andare a male. C’è chi prova a risolvere il problema magari facendo qualche torta, che può essere utile anche a colazione o merenda quando non si sa bene cosa dare ai più piccoli.
Chi non ama però cucinare può essere in difficoltà. Si spera, infatti, che anche a distanza di qualche settimana i componenti del “guscio” possano essere comunque ancora buoni, in modo tale da sgranocchiarli all’occorrenza. Ma è davvero sempre così?
La modalità con cui si conserva la cioccolata delle uova di Pasqua è certamente importante per far sì che questa risulti ancora buona a distanza di tempo. C’è però un errore che molti possono commettere e che non sanno che può essere deleterio allo scopo. E’ bene quindi saperlo, in modo tale da poter correggere questo comportamento e correre ai ripari.
Chi non riesce a rinunciarci e la mangia tutto l’anno finisce per conservarla in frigo, pensando che questo sia un aiuto a mantenerla al meglio soprattutto in estate. In realtà, questo è un comportamento sbagliato. Chi dovesse averlo già fatto, sia che si tratti delle uova vere e proprie, dei coniglietti in vendita in questo periodo o anche delle normali tavolette dovrebbe assolutamente toglierli. Ma qual è il motivo? Quando la cioccolata è mantenuta a basse temperature l’acqua che si condensa porta a danneggiare lo zucchero che è presente all’interno.
Non è difficile riscontrare questo fenomeno, evidente nella patina bianca che si forma in superficie. Il gusto, è bene precisarlo, non viene modificato, ma certamente è una situazione che andrebbe evitata. Ovviamente, non va bene nemmeno conservarlo al caldo, visto che finisce per sciogliersi. La temperatura ideale è quella tra i 15 e i 18 gradi, preferibilmente in un luogo asciutto. Altrettanto utile è poi usare un contenitore sottovuoto, che ne preserva ancora di più le caratteristiche. In genere non dovrebbe poi essere lasciato troppo a lungo, l’unica eccezione è data dalle barrette, che possono durare anche diversi mesi.