Oggi come oggi, moltissime mamme condividono sui social le foto dei propri figlioletti. I rischi sono però molti: eccoli tutti
Quando si diventa genitori, la voglia di mostrare a tutti la bellezza e le capacità del proprio bambino è tanta. Si è talmente orgogliosi di lui che è forte l’istinto di condividere qualche scatto sui social: soprattutto se si hanno pochi e fidati followers, o amici, i rischi a un primo sguardo non sembrano essere poi così tanti. In realtà, però, non è così.
Una volta che un’immagine viene messa online, infatti, diventa a disposizione di chiunque: tutti possono salvarla, scaricarla sui propri dispositivi e farne ciò che vogliono, senza che l’autore lo sappia o ne sia cosciente. Se questo fa paura già solo per quanto riguarda la nostra stessa immagine, si pensi a quali rischi vengono esposti i minori: eccoli tutti.
Ecco i rischi a cui esponi tuo figlio se posti le sue fotografie sui social
A condurre lo studio su questo nuovo fenomeno culturale è la Società Italiana di Pediatria, che rivela che ogni anno in Italia i genitori pubblicano in media 300 foto dei figli sui social e, prima del loro 5° anno di età, online sono già presenti quasi 1000 foto che li ritraggono. Questo, però, è un atto che mina la libertà dei figli di non essere messi in pubblica piazza e anche la loro sicurezza.
Il 50% del materiale che è presente sui siti pedopornografici, infatti, viene dai social media: come sostiene Pietro Ferrara, responsabile dei diritti del bambino della SIP, i genitori sono inconsapevoli dei rischi a cui espongono i propri figli. L’Italia non è l’unico paese in cui si discute di questo fenomeno: in Francia, proprio in queste ore, in Parlamento si sta discutendo di una proposta di legge che vorrebbe limitare la condivisione di foto dei figli online.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Pediatrics, l’81% dei bambini che vivono nei Paesi occidentali, prima dei suoi 2 anni ha subito una qualche pubblicazione online, operata da parte di un parente o di un genitore. Entro poche settimane dalla nascita, il 33% dei neonati viene pubblicato sui social mediante fotografie, video e informazioni varie, mentre negli Stati Uniti il 34% dei genitori pubblica addirittura immagini pre-nascita, attraverso le ecografie.
I rischi, però, sono relativi alla sua sicurezza come il furto di identità, nonché a potenziali liti, quando il bambino crescerà. Di fatto, lui non ha acconsentito alla condivisione di tali scatti privati e in un secondo momento potrebbe risentirne: si tratta dell’articolo 10 del Codice Civile, che consente la richiesta di rimozione di un’immagine che lede la dignità del soggetto, con una possibilità di risarcimento danni.