Non ci sono buone notizie per chi attendeva con ansia il bonus acqua potabile. Ecco le ultime novità in merito e il motivo che le ha causate
Negli ultimi anni, parallelamente all’emergenza climatica che sta causando stagioni sempre più secche e torride, è cresciuta anche la consapevolezza in merito alla raccolta differenziata e al rispetto per l’ambiente in generale. Uno dei principi cardine di chi vive cercando di diminuire al massimo l’impatto sul pianeta è quello della riduzione della plastica, causa di grande inquinamento dei mari e dei corsi d’acqua.
Una delle azioni che tutti possiamo compiere per ridurre la plastica in circolazione è quella di smettere di acquistare acqua in bottiglia, ma preferire quella che scende dal rubinetto. Questa è un’acqua sicura e controllata, buonissima in molte zone d’Italia. Per sostenerne l’uso, il governo ha pensato al bonus acqua potabile, finalizzato proprio all’acquisto di sistemi di filtraggio o mineralizzazione: per chi lo attende, però, ci sono brutte notizie.
Il bonus acqua potabile è stato pensato per le spese che sono state effettuate tra l’inizio del 2021 e la fine del 2023. Si tratta di un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, addizione di anidride carbonica, mineralizzazione delle acque con l’obiettivo di migliorarle qualitativamente e consumarle quotidianamente.
Le domande si potevano presentare dal 1° febbraio al 28 febbraio 2023, con riferimento alle spese sostenute lungo tutto il 2022: l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti è di 27.932.195 euro, ben oltre i 5 milioni di euro di risorse disponibili. Di fatto, quindi, essendo che tutti coloro che l’hanno richiesto hanno diritto di ottenerlo, il credito d’imposta che riceveranno non sarà del 50% effettivo ma del 17.9%, ben sotto a quanto era stato promesso.
Se per il 2021 il credito era stato calcolato su una percentuale del 30,4% e nel 2022 è del 17,9%, si può ipotizzare che per i sistemi acquistati ed installati nel corso del 2023 sarà ancora più basso. Le domande di ricezione del bonus acqua potabile, infatti, tenderanno ad aumentare e di conseguenza la cifra che ogni richiedente riceverà sarà ancora più bassa. Niente da fare, quindi, per chi ha installato uno di questi sistemi nel corso del 2022 con la speranza di rientrare con le spese: l’unica cosa che resta da fare è godersi l’acqua fresca del proprio lavandino e rasserenarsi del fatto di aver ridotto la circolazione di plastica.