Il bonus caldaie potrebbe conoscere uno stop definitivo. Quindi è fondamentale richiederlo subito per non perdere l’agevolazione e aderire all’incentivo economico.
Con la nuova direttiva europea sulle case green molti incentivi statali dei singoli Paesi hanno subito delle modifiche, come il bonus caldaia. Questi infatti dovranno adeguarsi necessariamente alle richieste e ai profili che sono stati identificati uguali per tutti le nazioni. Tutti coloro che hanno una caldaia obsoleta quindi dovrebbero sostituirla entro i termini, fino a quando sarà disponibile il bonus e potranno beneficiare degli sconti previsti ma anche del bonus apposito dello Stato italiano.
A febbraio 2023 la Commissione europea ha determinato la direttiva UE sulle case green per spingere tutti gli immobili verso il miglioramento delle classi energetiche. Questo, dal punto di vista pratico, impone delle nuove regole sulla ristrutturazione degli edifici. Per questo motivo è indispensabile sfruttare subito il bonus caldaia prima che sia troppo tardi.
Bonus caldaie: bisogna chiederlo subito
Il lavoro complessivo mira a raggiungere la classe energetica E entro il 2030 per tutti gli edifici residenziali privati e la classe D entro il 2033. Per andare verso questa direzione è possibile sfruttare i pannelli solari, la creazione di un cappotto termico, la sostituzione delle caldaie e l’ottimizzazione degli impianti di riscaldamento. Con la direttiva però c’è anche il divieto di utilizzo dei sistemi che usano combustibili fossili a partire dal 2024.
Dal 1° gennaio prossimo probabilmente non sarà possibile utilizzare il bonus caldaia che è offerto dall’Ecobonus e dal bonus ristrutturazione. Queste comprendono, tra l’altro, l’Ecobonus al 65%, il bonus ristrutturazione al 50% e il Superbonus al 90%. La sostituzione della caldaia rientra nella detrazione fiscale al 65% che permette di beneficiare di un impianto più efficiente che ha un impatto diretto sui consumi.
Per poterlo ottenere è fondamentale però acquistare un dispositivo di classe A con un sistema di termoregolazione avanzato di classe V, VI o VII. Anche con il bonus ristrutturazione si può sostituire la caldaia ma in questo caso la detrazione prevista è pari al 50% della spesa massima che è fissata entro 96 mila euro.
Con il Superbonus al 90% invece si può avere la sostituzione della caldaia con beneficio ma in questo caso è fondamentale che rientri all’interno di altri lavori e che vada a migliorare di almeno due classi la situazione energetica dell’immobile. Per determinare il cambiamento è indispensabile rivolgersi ad un progettista quindi comunque conviene solo per coloro che devono fare dei lavori generali.
I bonus prevedono sempre la detrazione finale ai fini IRPEF quindi uno sconto che viene applicato in dichiarazione dei redditi e viene suddiviso nei 10 anni successivi.