Sono circa tre milioni in Italia le donne affette da endometriosi, con un’età compresa tra i 25 e i 35 anni. Scopriamo di cosa si tratta.
E’ una malattia invalidante i cui sintomi possono manifestarsi anche in tenera età. Ad oggi in Italia ne soffrono circa tre milioni di donne che, tra il 30 ed il 40% dei casi circa, rischiano anche condizioni di sub-fertilità ed infertilità come conseguenza del problema.
Si tratta dell’endometriosi, una condizione in cui la mucosa dell’endometrio, che riveste la cavità uterina, aderisce a strutture extrauterine con una alta capacità di adesività. Può manifestarsi anche a partire dalla prima mestruazione e proseguire fino alla menopausa, con conseguenze anche particolarmente invalidanti e dolorose.
Tra gli effetti conseguenti all’endometriosi si rilevano astemia, ipertermia, fenomeni di tipo depressivo, dolore durante la minzione, la defecazione ed i rapporti sessuali. Solitamente il malore, che può essere anche di tipo cronico, si accentua ed aggrava durante il periodo mestruale. Tuttavia attraverso controlli ed analisi di valutazione e prevenzione già a partire dall’infanzia é possibile prevedere trattamenti mirati all’insorgere del problema, con un significativo miglioramento della qualità della vita. Vediamo come.
Riconoscere l’endometriosi e trattarla già a partire dalla tenera età: un aiuto anche per prevenire il rischio di infertilità
Diagnosticare l’endometriosi già dalla tenera età può ridurre in modo assai significativo le problematiche legate alla malattia in età adulta, prevenire i rischi di infertilità e migliorare la qualità della vita. Per le giovani donne é bene sapere che soffrire di dolori invalidanti durante il mestruo ed i rapporti sessuali sono segnali di allarme assolutamente da non sottovalutare.
Il nostro medico di base o il ginecologo possono aiutarci tanto nella diagnosi quanto nel trattamento, ad esempio prescrivendo controlli ecografici per verificare l’eventuale insorgenza di DIE, ovvero delle forme di endometriosi profonda, e per le forme ovariche delle cisti dette endometriomi. Inoltre, statisticamente si é riscontrato che le donne con un famigliare stretto già affetto dalla malattia, come la mamma, la zia o la sorella, rischiano di sviluppare l’endometriosi sette volte di più rispetto alle altre.
Per evitare lo sfaldamento dell’endometrio ed il suo passaggio attraverso le tube, uno dei trattamenti prescritti prevede l’uso del progestinico e dell’estroprogestinico, in grado di abolire la stimolazione ormonale e la crescita delle strutture endometriosiche che causano il problema. Per le forme più gravi di endometriosi, il sistema sanitario italiano prevede l’esenzione per chi ne soffre di numerose visite specialistiche di controllo. Il nostro medico può fornirci tutte le informazioni necessarie in caso di bisogno.