Sì alla pizza nella dieta, basta fare attenzione a questi piccoli dettagli che di sicuro ti sfuggono
Fare la dieta non significa limitarsi in tutto, eliminare ogni alimento goloso e concedersi solo il minimo sindacabile. In questo modo, infatti, si può arrivare a desiderare davvero il cibo, ad avere problemi di tipo psicologico e iniziare a soffrire di disturbi alimentari.
Quando si è sotto un rigoroso regime alimentare, si sa, ci sono alcuni alimenti che non possono essere categoricamente mangiati. Parliamo, quindi, non solo di dolci e patatine fritte, ma anche di gelati, cibo spazzatura vario e molto altro ancora. Insomma, parliamo di tutto quello per nulla salutare, che – se assunto a lungo andare – possono provocare anche non pochi problemi.
Tra quei cibi di cui non se ne può fare abuso né quando si è a dieta e né quando si ha la possibilità di mangiare tutto quello che si vuole, la pizza è sicuramente al primo posto. La domanda che, però, tutti si pongono è: davvero non si può mangiare e bisogna evitarla a tutti i costi? Forse non tutti lo immaginano, ma…
La pizza: più ingredienti ci sono, più aumentano le calorie
La pizza è un alimento altamente calorico, ma può diventare un’introduzione non necessariamente pericolosa nella nostra dieta. Basta fare le giuste considerazioni. La base pizza è un jolly, perché essa si può condire con qualsiasi cosa esista al mondo.
Che sia salato o dolce si troverà sempre il modo di inventare un nuovo condimento per questo piatto italiano amatissimo e conosciutissimo in tutto il mondo. Vien da sé che scegliere una pizza con panna, crocché fritto, pancetta e provola sia la mossa sbagliata ai fini della propria linea. Il conteggio dei grassi e delle calorie è molto facile, basta prendere i singoli ingredienti e sommarli.
Il risultato è davvero un’eccessiva introduzione di calorie e grassi e carboidrati, che può compromettere la nostra forma fisica, soprattutto se ci si concede questa “bomba” più volte alla settimana. Il segreto è non rinunciare alla pizza, scegliendo quella meno calorica, che possa essere quasi comparabile ad un piatto di pasta.
Pizza Margherita sì o no?
Veniamo al dunque. Il formaggio e la mozzarella sono altamente grassi, ma se si tratta degli unici ingredienti “plus” che ci si concede, una margherita va più che bene. A patto che venga mangiata al massimo una volta a settimana.
Infatti, la semplice margherita che mangiamo in pizzeria comporta l’introduzione di ben 271 Kcal ogni 100 grammi, come suggerisce l’INRAN, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. Bisogna considerare che una pizza intera si aggira sui 300 grammi. Il conto vien da sé. Una pizza che può essere considerata meno pesante è di sicuro la marinara. Si tratterebbe, infatti, di una pizza che fa a meno del formaggio. Un’altra pizza, leggermente più calorica della margherita, è quella con le verdure grigliate.
Una volta a settimana la pizza va più che bene, l’importante è tener conto del computo delle calorie settimanali, basta mangiare di meno e più sano in un altro giorno per compensare l’eccesso di calorie introdotte con la pizza.
Inoltre, per non incorrere in peccati di gola estremi, bisogna tener conto che ogni singolo elemento sulla pizza gode di proprie calorie. Questo aiuterà ad orientarsi verso pizze più leggere.