Nonostante sia una patologia molto diffusa, l’endometriosi continua ad essere difficile da diagnosticare. Ecco per quale motivo.
Per tantissimi, il termine endometriosi può risultare sconosciuto. Per una percentuale che va dal 10% al 15% delle donne, però, è un’amarissima realtà con cui devono fare i conti da troppi anni.
Il termine endometriosi viene utilizzato per indicare una malattia caratterizzata dallo sviluppo di un tessuto simile a quello endometriale in organi che differiscono dall’utero. Durante il ciclo mestruale, il tessuto (chiamato ectopico) va incontro alle stesse modiche dell’endometrio uterino, causando la formazione di cisti che provocano un dolore lancinante. E, in alcuni casi, possono addirittura determinare uno stato di infertilità.
Nonostante la forte incidenza tra la popolazione mondiale, purtroppo, l’endometriosi continua ad essere una malattia perlopiù sconosciuta da molti e piuttosto difficile da diagnosticare. Pensate, in media, ci vogliono tra i sette e i dieci anni prima di arrivare alla conclusione corretta. La domanda che, però, tutti si fanno è: qual è il reale motivo che si nasconde dietro uno al mancato riconoscimento della malattia? Scopriamo insieme perché, nonostante un’ultima maggiora attenzione, è piuttosto difficile riconoscere l’endometriosi.
Anche se l’attenzione intorno all’endometriosi sta progressivamente aumentando, continua ad esserci tanta ignoranza intorno alla malattia. Molto spesso, si tende a sottovalutare il dolore lamentato dalle pazienti durante il ciclo con l’idea che sia tutto nella norma. I sintomi presentati dalle donne che soffrono di tale patologia, inoltre, vengono scambiati dagli stessi ginecologi per altre malattie.
Per fare qualche esempio, sintomi come il dolore nel corso dei rapporti sessuali e le perdite sono comuni anche tra le donne affette da fibroma. Allo stesso modo, la costipazione e il gonfiore non si collegano solo all’endometriosi, ma anche alla sindrome dell’intestino irritabile. Insomma, da come si può chiaramente comprendere, si tratta di vere e proprie diagnosi sbagliate, che il più delle volte non fanno altro che peggiorare una situazione già di per sé abbastanza critica.
Nicole Donnellan, medica specializzata in MIGS (Minimally Invasive Glaucoma Surgery) presso il Magee-Women’s Hospital, ha parlato della sua esperienza. Come spiegato da lei stessa, durante il percorso formativo di base in ginecologia i medici ricevono informazioni totalmente sbagliate riguardo l’endometriosi. Studiare adeguatamente la patologia sarebbe sicuramente il primo e fondamentale passo per riuscire a fornire diagnosi corrette, senza che le pazienti siano costrette a soffrire per anni.