Le cattive abitudini a cui nessuno pensa ma che minano la nostra felicità e ci cambiano il mood: ecco cosa devi assolutamente sapere!
Siamo noi a scegliere come vivere e se essere felici ma molto spesso le nostre scelte non ci conducono sulla strada della felicità, bensì su quella opposta. Quando basta un niente ed il nostro umore cambia, significa che siamo facilmente condizionabili e che ahimè la nostra idea di serenità e di felicità non è fatta per accettare anche i momenti no.
La felicità è un modo di guardare la vita che cambia la nostra prospettiva e ci consente di vedere tutto diversamente. Certo, questo non significa che bisogna essere degli eterni ottimisti ma significa scegliere da cosa lasciarsi condizionare. Ebbene, alcune delle scelte che facciamo e degli atteggiamenti che assumiamo, rientrano tra quelle abitudini più comuni che ci rendono infelici.
Sei tu a scegliere cosa ti rende infelice: le abitudini che ti rovinano il mood
- Pensare troppo: è forse una delle abitudini più sbagliate che possiamo avere. Pensare, va bene. O meglio, riflettere sulle scelte che dobbiamo compiere è importante perché se è vero che pensare troppo ci danneggia, agire in maniera istintiva non sempre è la cosa giusta da fare. Ma ciò che è deleterio è quando il pensiero comincia a ‘viaggiare’ e diventa difficile poi gestire tutte le emozioni che derivano da quel semplice, piccolissimo, pensiero. Cosa fare? Quando un pensiero arriva è bene domandarsi se si tratti di un pensiero utile, se è qualcosa che ci interessa davvero, o se si tratta solamente di pensieri intrusivi. In quel caso, piuttosto che evitarli, lasciamoli scorrere senza dar loro peso
- Non godersi il presente: quando finiamo col pensare troppo c’è una cosa che ci sfugge e che ci perdiamo, la realtà. Il presente è l’unico momento che abbiamo per poter agire e cambiare qualcosa, ma quando siamo ancorati ad un pensiero che ci trasporta nel passato o nel futuro, non abbiamo il potere di agire e ci sentiamo sopraffatti. L’unica cosa da fare è concentrarsi sul momento, su ciò che possiamo fare ed essere nel ‘qui ed ora’. Tutto ciò che non è ancorato al presente, lascia il tempo che trova
- Cercare di avere il controllo su tutto: è una battaglia persa in partenza. Non possiamo controllare tutto, e semmai cercassimo di farlo finiremmo con l’impazzire perché tutto ci sembrerà sempre troppo grande e quando qualcosa sfuggirà al nostro apparente controllo determinerà in noi instabilità, ansia ed incapacità di affrontare le situazioni. ‘Lasciare andare’ è la chiave, abbandonare tutto ciò che non rientra nel nostro controllo. Possiamo controllare noi, i nostri pensieri, le nostre azioni, ma tutto il resto no
- Il confronto con gli altri: aprirsi al confronto può tornare utile per rinforzare una nostra idea o magari cambiare punto di vista, ma attenzione perché ricercare sempre e di continuo il parere altrui e magari anche l’approvazione ci rende insicuri e non ci consente di agire in modo consapevole perché ci fa dipendere da ciò che qualcun altro pensa. Perché in realtà nel momento in cui chiediamo il continuo parere dell’altro, ci stiamo lasciando influenzare da un pensiero che non è il nostro
Abitudini pericolosissime per chi cerca la felicità
- Rimandare: un problema che evitiamo oggi domani sarà più grande. Questo, vale in tutti gli ambiti della nostra vita. Quando dobbiamo preparare un esame universitario siamo consapevoli di dover iniziare a studiare con largo anticipo per giungere preparati in seduta d’esame. Se però rimandassimo lo studio e ci riducessimo alle ultime settimane, ciò che ne deriverebbe sarebbe una incredibile frustrazione dalla quale deriverebbero poi ansia, stress e malumori che finirebbero per condizionare la nostra intera vita. Mai rimandare a domani ciò che possiamo fare oggi, ricordatelo: conta il presente
- Provare rancore: perdonare, non per gli altri ma per noi stessi. Quando una persona ci fa un torto non abbiamo la minima intenzione di perdonarla, questo però ci logora da dentro e ci porta a serbare rancore. Ahimè, questo non farà altro che essere come un ‘morbo’ che ci distrugge dall’interno facendo calare su di noi un velo di tristezza che non ci lascerà facilmente. Cosa fare in questi casi? Dare voce a ciò che sentiamo ci permette di esternare le nostre emozioni ma è sempre utile mettersi anche nei panni dell’altro
- Non fare nulla: restare fermi in qualcosa che non ci porta a nulla è l’ennesimo passo verso l’infelicità. Quando restiamo bloccati ed ancorati in qualcosa che non ci fa brillare, che non da voce al nostro io interiore, siamo continuamente assediati da emozioni negative. Relazioni sbagliate, amicizie tossiche, il lavoro che ci sta stretto, sono tutte cose che possiamo cambiare!
- Non amarsi: è la cosa peggiore che tu possa fare. Non amarsi abbastanza è come dire di non dare ad una fiore il giusto nutrimento per sbocciare. Non amarsi è la causa principale della nostra infelicità. Tutto ciò che abbiamo elencato prima è la punta di un iceberg che nasce da questo. Non volerci bene abbastanza non ci permette di avere cura e rispetto per noi stessi e di conseguenza anche gli altri non avranno rispetto per noi. Significa non darci la priorità, non essere focalizzati su noi stessi. La chiave della felicità è tutta qui: parte da noi e dalla nostra consapevolezza.
La felicità è uno stato d’animo ma prima di tutto è una scelta.