Donne sempre più afflitte da ‘carico mentale’: che cos’è e come si riconosce

In una società dove i ritmi quotidiani diventano sempre più frenetici non è raro che si inizi a dare segni di sofferenza. Si tratta del ‘carico mentale’.

Gestire in contemporanea impegni lavorativi, cura della casa e imprevisti vari è una vera sfida per diverse persone. Sul lungo periodo è possibile che si arrivi a un livello di sovraccarico a livello psicologico, definito in inglese come mental load. A coniarlo fu la psicologa Monique Haicault quasi quarant’anni fa ma la problematica oggi non è meno diffusa, anzi. A soffrirne sono soprattutto le donne, sia single che sposate o conviventi.

Cos'è il carico mentale
Cos’è il “carico mentale” con cui tante donne combattono ogni giorno (mammastyle.it)

L’espressione ‘carico mentale’ rende bene l’idea del peso che tutte queste responsabilità comportano per la persona che deve sopportarle. Il fatto che le donne vi siano più soggette è legato all’idea ancora diffusa per cui la cura della casa sia una loro prerogativa. Rispetto ai mariti o compagni, molto spesso tocca a loro organizzare la vita domestica o buona parte di essa, rendendo la loro giornata più impegnativa.

Come si può contenere il ‘carico mentale’?

Gli effetti del mental load e dello stress che si porta dietro possono essere diversi e portare ad ansia o attacchi di panico in diversi casi, o addirittura sfociare nella depressione in altri. Senza contare i disturbi associati tra cui la mancanza di sonno che può diventare molto pericolosa per la salute.

Mamma con bambini da gestire
La famiglia incide sul “carico mentale” che le donne devono affrontare quotidianamente – (mammastyle.it)

Un peso diventa più leggero se portato in due, quindi qualora si attivino i primi campanelli d’allarme è giusto chiedere un mano al partner o a un parente. Distribuirsi faccende e commissioni in modo equo in casa può già alleviare la fatica e permettere di svolgere al meglio il lavoro e avere qualche momento per rilassarsi.

La cosa peggiore che si possa fare quando iniziano ad emerge i primi sintomi (sensazione di spossatezza, difficoltà a dormire) è negare tutto per orgoglio. Non c’è vergogna nell’ammettere di non essere supereroi. Anzi, accettare i propri limiti è segno di maturità e consapevolezza, senza lasciarsi influenzare dal confronto con gli altri. La pressione più grande viene dalla propria convinzione di dover raggiungere un ideale rappresentato dagli influencer o da altre figure costruite a tavolino.

Riuscendo ad alleviare il proprio carico mentale è possibile anche riuscire a ritrovare l’entusiasmo per il lavoro e il resto degli impegni o tempo per alcuni hobby. Avere delle pausa per sé motiva a fare di più per godersi quel momento, mentre senza il giusto relax ci si muove per inerzia, come dei robot.

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