Tutti impazziscono per l’avocado, ma in pochi sanno che questo può essere coltivato anche in casa: provaci, risparmierai milioni.
L’avocado è un frutto originario dell’America Latina, che è riuscito facilmente a conquistare un largo pubblico di consumatori anche in Europa e in Italia. Utilizzato come ingrediente principale per la guacamole, come impasto freddo per creme e gelati vegani fatti in casa, si tratta di un frutto molto versatile grazie al suo sapore neutro. Che ne dite, però, se invece di doverne andare a caccia per fruttivendoli e supermercati, di coltivarlo in casa e risparmiare tempo?
Oltre a tornare utile per avere il prodotto a portata di mano la pianta dell’avocado può anche avere un ruolo decorativo, almeno finché non inizi a crescere troppo. Conviene tenerla in vaso anche se si ha un giardino grande considerato che in un frutteto può superare i 20 metri di altezza.
Nonostante venga da una zona con clima umido e mite, l’avocado non ha necessità di essere esposto per lunghi periodi al sole. Anzi, è meglio scegliete un punto della casa che non sia spesso in piena luce, magari evitando vicino a finestre esposte a sud.
Come coltivare l’avocando in casa: i passaggi da seguire
Per quanto riguarda il seme basta prendere quello di un frutto fresco, ripulendolo bene di tutti i residui di polpa lavandolo sotto l’acqua corrente. A questo punto occorrerà trapassarlo con due stuzzicadenti appuntiti formando una croce di sostegno. Si prenderà poi un vasetto pieno d’acqua dove gli stecchini terranno sospeso il seme, senza farlo affondare.
Dopo circa un mese in cui il livello dell’acqua andrà mantenuto costante la piccola coltura idroponica inizierà a sviluppare la prima radice. Poi sarà la volta di un principio di germoglio e delle prime foglie, ma si passerà al vaso solo quando la piantina arriverà a circa 30 cm di altezza.
Per invasare l’avocado servirà all’inizio un ambiente misto fra sabbia e terriccio, poiché il seme germogliato dovrà drenare l’acqua in eccesso. Dopo qualche giorno andrà tolta la sabbia, evitando comunque di lasciare la terra troppo umida. La piantina andrà innaffiata una volta alla settimana in media e tenuta al riparo dal freddo. La temperatura ottimale è fra i 16°C e i 29°C, quindi tra primavera ed estate lo si può anche lasciare sul terrazzo.
Fertilizzare il terreno è importante durante la crescita, preferendo concimi contenenti una buona percentuale di azoto e di zinco. Una volta all’anno è meglio effettuare un rinvaso in modo che resti rigogliosa e a ogni primavera è consigliata una potatura. infine per i primi frutti occorre in genere attendere un paio d’anni, dopodiché ci si potrà sbizzarrire in cucina.