Una delle più importanti attività di prevenzione per la propria salute consiste nel monitorare e controllare periodicamente i propri nei. Ma non è sufficiente farlo a casa: ecco come procedere e come riconoscere i segnali di un potenziale pericolo
Spesso li sottovalutiamo ma i nei possono rappresentare un vero e proprio campanello d’allarme di una malattia molto seria che, se non presa per tempo, rischia di risultare molto gravi. Ecco perché una costante attività di monitoraggio dei nei presenti sul nostro corpo rappresenta una forma di prevenzione dall’insorgenza del melanoma che, se diagnosticato in tempo, può essere curato.
Ma non è sufficiente farlo a casa, anche se si tratta comunque di un’utilissima attività, è bene infatti rivolgersi anche ad uno specialista per effettuare la cosiddetta mappatura dei nei, il modo migliore per un periodico monitoraggio non solo del loro quantitativo ma anche della forma e delle dimensioni di ognuno di essi. Per capire se sia tutto nella norma e se, al contrario, stia accadendo qualcosa di preoccupante.
Ma come riconoscere i segni ed i relativi segnali che devono far accendere un immediato campanello di allarme? C’è una regola chiamata ABCDE che si rivela utilissima in tal senso e che di seguito andremo a spiegarvi nel dettaglio. Anzitutto se vedete un neo modificarsi e cambiare, non dovete necessariamente preoccuparvi: anche loro infatti sono interessati, nel corso degli anni, da uno sviluppo che potrebbe provocare un cambiamento più o meno evidente. I problemi nascono quanto questa trasformazione avviene in tempi troppo rapidi e quando il neo ha un aspetto diverso dal solito
Il neo è un’anomalia dei tessuti cutanei e solitamente di manifesta con una macchia colorata o no, piana o in rilievo, sulla pelle e può avere dimensioni differenti; possono comparire dalla nascita o anche negli anni successivi. Dunque la loro quantità è variabile sia in base a predisposizione genetica e fattori ambientali che con il passare del tempo. Per anni possono rimanere stabili dopo essere cresciuti e maturati e, quando invecchiano, possono tendere a ridurre il loro spessore e a decolorarsi.
Per poter tenerli sotto controllo esiste il metodo ABCDE: si tratta di una forma di autocontrollo per monitorare Asimmetria (se la forma è irregolare), Bordi (se appaiono irregolari e frastagliati), Colore (se sono presenti macchie scure o gradazioni che lo rendono poco omogeneo), Dimensione (se superiore ai 6 mm) ed Evoluzione. Se si hanno dei dubbi su uno dei cinque parametri è bene rivolgersi ad un dermatologo.
Ed in ogni caso è consigliabile anche abbinarvi periodicamente ulteriori visite specialistiche oltre che un esame indolore e molto semplice; ovvero la mappatura dei nei effettuata con strumentazione di ultima generazione, che consente di individuare rapidamente quelli potenzialmente problematici e di verificare lo stato di evoluzione di tutti i nei.