Aumentare il seno senza l’intervento chirurgico è possibile? Ci sono tecniche che permettono di ottenere ottimi risultati senza l’operazione.
Quante donne desiderano di aumentare il seno, ma non vogliono ricorrere alla chirurgia? Ecco un modo per non farlo e ottenere un risultato soddisfacente: si chiama filler, ma funziona davvero?
Il seno è il centro del mondo. Le donne ne sono ossessionate tanto quanto gli uomini, i bambini non possono farne a meno per tanto tempo e ne hanno il ricordo materno per sempre. Una gioia per tutti insomma che però costa gioie e dolori. Sono sempre più numerose le donne che desiderano aumentare il seno, ma si sa che gli interventi di chirurgia estetica sono costosi e anche dolorosi. Cosa fare allora? Esistono rimedi alternativi, come il filler adottato anche per questa parte del corpo, ma funziona davvero? Vediamo cosa dicono gli esperti del settore.
Filler per aumentare il seno: funziona davvero? I dati
Tantissime sono le donne che, desiderose di avere un seno prosperoso, si informano sul nuovo metodo per ottenerlo senza chirurgia ovvero il filler al seno detto anche lipofilling. Un’alternativa non chirurgica per non sottoporsi all’intervento invasivo di introduzione delle protesi mammarie. Quali sono, però, i risultati ottenuti con questo metodo? Gli esperti del settore si sono espressi su questa tecnica e quello che hanno evidenziato è del tutto contrario alla tendenza. Vediamo per quale motivo non ritengono questo approccio quello giusto per ottenere il risultato.
Secondo gli esperti del settore l’unico modo per aumentare il seno è quello di sottoporsi all’intervento chirurgico. Non esisterebbero al momento alternative altrettanto efficaci e sicure come quella chirurgica di introduzione della protesi mammaria. Claudio Bernardi, chirurgo plastico estetico a Roma, vicepresidente AICPE (Associazione italiana di chirurgia plastica estetica), come si legge su Vogue.it, ha spiegato il motivo di questa affermazione: “Il problema è che spesso in questa zona del corpo l’acido ialuronico dava origine alla formazione di noduli, che spaventavano la paziente”.
Addirittura quindi in Italia, almeno una decina di anni fa, il Macrolane per la correzione del seno è stato vietato. Esiste comunque una tecnica, sempre chirurgica, che non prevede l’introduzione delle protesi mammarie e si chiama lipofilling o fat grafting. “Il trapianto del proprio grasso, che non si avvale del bisturi, ma richiede una preparazione e un ambiente assolutamente chirurgici”, ha spiegato. Rivelando, inoltre, la pratica dell’intervento: “Il grasso è prelevato dalla paziente dove è presente, di solito dall’addome e dai glutei per poi essere iniettato di nuovo attraverso speciali siringhe per dare volume alla mammella”.
Questa soluzione però non attecchisce in tutte le donne e non è possibile farla con quelle troppo magre. L’unica soluzione è quindi quella di rivolgersi a un esperto del settore che possa indirizzare la paziente verso la scelta migliore da fare. Non ci sono dubbi. In Italia l’intervento più utilizzato è quello chirurgico. Secondo secondo l’International Society for Aesthetic and Plastic Surgery (ISAPS) il 34 per cento degli interventi riguarda proprio la chirurgia della mammella.