La Vitamina C offre una protezione contro il raffreddore: un dato assodato dalle ricerche o un falso mito? Ecco cosa pensa la scienza a riguardo
Da più di un secolo ormai, la medicina consiglia l’assunzione di vitamina C (acido ascorbico), sotto forma di agrumi principalmente o di integratori, per contrastare o prevenire il raffreddore.
Purtroppo però, non esistono evidenze scientifiche, cioè risultati di ricerca esaustivi, in grado di confermare questa convinzione. Eppure la vitamina C è assai studiata. Ciononostante non sembra proprio che serva per prevenire o curare le malattie da raffreddamento.
E allora perché si continua a dire che fa bene? Perché sono così diffusi integratori di questo composto ogni qual volta si incappa in un malanno di stagione? La ricerca ha finora notato che l’acido ascorbico ha grandi proprietà antiossidanti.
Ma cosa significa tutto ciò? Per quanto riguarda la salute umana, la vitamina C aiuta la conservazione delle cellule e impedisce l’ossidazione di molti composti microbiologici. In ambito medico, invece, potrebbe ridurre il tempo di ventilazione nei pazienti in condizioni critiche e in alcuni casi accorciare i tempi di un episodio influenzale.
Vediamo nel dettaglio se quindi è utile o meno assumere significative dosi di vitamina C per prevenire o curare episodi raffreddore.
Insomma l’acido ascorbico aiuta di sicuro le difese immunitarie e la produzione di alcuni importanti ormoni. Ma contro il raffreddore può poco. Non previene e non combatte. Ciononostante sono diffusissime mode alternative e convinzioni extrascientifiche che propongano megadosi di vitamina C come pratica terapeutica per contrastare l’insorgere di numerose malattie, dal raffreddore al Covid, dal mal di testa al tumore.
Va ribadito però che non esistono prove scientifiche in merito. Anzi, in taluni casi la somministrazioni di dosi troppo alte di acido ascorbico è controindicato. Innanzitutto non è detto che il corpo riesca ad assumere il composto attraverso la sintesi offerta dagli integratori. E poi è noto come il sovradosaggio possa portare a brutti effetti collaterali. Il più diffuso è la diarrea.
Poi ci sono la nausea, il mal di testa, i calcoli renali e le vampate. Insomma non bisognerebbe mai assumere alcun integratore senza essere coscienti di ciò che potrebbe provocare all’organismo. Soprattutto se l’effetto sperato non è mai stato confermato dalla scienza. Per esempio, comprare un integratore di vitamina C per non raffreddarsi o per combattere un raffreddore è del tutto inutile.
Ovviamente ricordiamo a tutti che l’ultima parola spetta al vostro medico curante: se questo dovesse prescrivervi degli integratori a base di vitamina C, sarà il suo parere professionale a fare la differenza: la sua prescrizione avrà di certo delle basi solide di valutazione del vostro specifico caso.