Soffri di reflusso gastroesofageo? Ecco alcuni consigli che ridurranno i sintomi
Pubblicato da
Ilaria
2 anni fa
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto comune e piuttosto invalidante. Ecco come fare per tenere a bada i suoi fastidiosi sintomi.
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo digestivo cronico che provoca un reflusso di liquido dallo stomaco all’esofago, ovvero il tubo che collega la bocca e lo stomaco. Il bruciore di stomaco è il sintomo più comune e di solito si manifesta come un dolore sordo che inizia dallo stomaco e lentamente si sposta in alto fino alla gola. Non è insolito, in questi casi, avvertire un sapore acido o amaro in bocca. Il reflusso acido può anche causare mal di gola e raucedine.
Le cause che possono dar vita a questa fastidiosa patologia sono molteplici. I fattori di rischio includono anomalie dello sfintere esofageo inferiore (che non si chiude bene e permette il reflusso di liquidi dallo stomaco all’esofago), ernia iatale, contrazioni esofagee anomale e lo svuotamento lento dello stomaco (frequente in chi ha un metabolismo particolarmente lento). Ma come trattare questi sintomi in modo da poter vivere più serenamente ogni pasto?
Reflusso gastroesofageo: come trattare i sintomi
Vale la pena provare alcuni cambiamenti nello stile di vita prima di ricorrere ai farmaci per il controllo del reflusso gastroesofageo. Se hai avuto ripetuti episodi di bruciore di stomaco o qualsiasi altro sintomo di reflusso acido, potresti provare a mettere in pratica questi consigli:
Mangia poco e lentamente. Quando lo stomaco è molto pieno è più facile che si verifichi il reflusso. Mangiare piccoli pasti più frequentemente, anziché fare tre pasti abbondanti al giorno, può aiutarti a tenere a bada i sintomi.
Evita alcuni cibi. Ci sono ancora alcuni alimenti che hanno maggiori probabilità di altri di innescare il reflusso. Tra di essi troviamo la menta, i cibi grassi, i cibi piccanti, i pomodori, le cipolle, l’aglio, il caffè, il tè, il cioccolato e l’alcol. Se proprio non riesci ad eliminarli tutti dalla tua dieta, cerca di non consumarli durante la stessa giornata.
Non bere bevande gassate. Queste bevande facilitano non di poco il passaggio di liquidi dallo stomaco all’esofago.
Non fare un pisolino dopo aver mangiato. Stare in piedi o anche solo seduti dopo un pasto aiuta a mantenere gli acidi necessari alla digestione all’interno dello stomaco. Cerca di finire di mangiare almeno tre ore prima di andare a letto. Ciò significa niente sonnellini dopo pranzo e niente cene tardive o spuntini di mezzanotte. Evita anche di allenarti prima di andare a letto.
Dormi con la testa e il busto leggermente rialzati rispetto al resto del corpo. In questo modo i fluidi avranno più difficoltà a risalire l’esofago.
Se devi, perdi peso. L’aumento del peso allarga la struttura muscolare che sostiene lo sfintere esofageo inferiore, diminuendo la pressione che tiene lo tiene chiuso. Questo porta a reflusso e bruciore di stomaco.
Smetti di fumare! Ricorda che la nicotina può rilassare lo sfintere esofageo inferiore.