La superstizione è radicata in Italia, nonostante venga associata all’ignoranza e a credenze popolari: due questioni che hanno ben poco a che fare con la scienza
Non siamo gli unici a lasciarci coinvolgere dalle “insinuazioni” del cosiddetto malocchio: secondo alcuni studi, c’è molta più gente di quanto crediamo, in tutto il Pianeta, che dà spazio a certe convinzioni. Trascinandoci dietro la celebre frase “Non è vero, ma ci credo” è sconcertante sapere che molte persone siano convinte che qualcuno sia ‘adocchiato’ dal potere malefico.
La superstizione è da ignoranti, diceva il grande Eduardo De Filippo, il quale si affrettava ad aggiungere che però “non essere superstiziosi porta male”. Insomma, pare che la strada più facile sia quella del “meglio non rischiare”. E infatti anche nel 2023 fioccano gli scongiuri, gli amuleti e soprattutto si dà particolare attenzione alla numerologia che vede nel 13 e nel 17 le cifre più scottanti.
Gli anglosassoni in particolare sono terrorizzati dal venerdì 13, tanto da averci fatto anche una serie horror. Ma perché il venerdì? A quanto pare perché è il giorno della settimana in cui Adamo ed Eva mangiarono il frutto proibito. Ma soprattutto perché nei vangeli, il venerdì è il giorno della crocifissione di Gesù ed è riservato alla penitenza.
Ma non se la vede meglio neanche il martedì: “Di Venere o di Marte non si sposa e non si parte, né si dà principio all’arte”, dice ancora il proverbio, che mette in risalto Marte, il dio della guerra per gli antichi romani. Proprio nell’Impero romano vigeva la distinzione tra giorni positivi e giorni negativi (dies fasti e nefasti).
Chi crede al malocchio e chi mente
Ma torniamo al malocchio che, per essere precisi, equivale nel credo popolare alla forza malefica dello sguardo di certe persone. Forse qualcuno rimarrà meravigliato del fatto che noi italiani siamo in realtà solo il terzo Paese più superstizioso d’Europa. È una notizia inaspettata, che si aggiunge al fatto che esiste anche il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP). Insomma, alla fine c’è la volontà di reagire e di non lasciarsi sopraffare da certe convinzioni. Ogni venerdì 17 il CICAP organizza la “Giornata Anti-Superstizione”.
Ma come siamo nessi in fatto di malocchio nel resto del mondo? A quanto pare ben il 40% della popolazione mondiale è convinta che ci siano persone che abbiano “il potere” di lanciare maledizioni su altre persone. La rivista Plos One ha pubblicato questo curioso dato dopo aver effettuato una ricerca e alcuni sondaggi in 95 Paesi (non sono presenti però la Cina, India e altri Paesi dell’Estremo Oriente, così come parte dell’Africa Centro-meridionale).
E’ emerso che ogni Paese ha una percentuale diversa, con la Svezia all’ultimo posto, visto che solo il 9% dei suoi abitanti crede al malocchio. Il valore massimo invece è registrato in Tunisia, dove ci crede ben il 90%! Se l’Europa a livello mondiale appare decisamente più scettica, raggiungono i primi posti i Paesi arabi e la Tanzania con percentuali davvero molto alte. Tra le persone istruite la credenza è meno diffusa, ma la ricerca registra anche un’alta percentuale di credenza al malocchio nelle società più chiuse, con scarsi livelli di innovazione.