Arriva un nuovo diritto per tutte le donne: il congedo mestruale! Ecco come funziona e quanti giorni al mese vale: tutto quello che occorre sapere.
Non solo maternità obbligatoria e facoltativa: per tutte le donne è in arrivo il congedo mestruale! Ancora proposta di legge in Italia (in Spagna, in realtà, già esiste da diversi mesi), questa consiste nell’opportunità di cui possono usufruire tutte le donne durante il periodo del ciclo. Quante volte ti è capitato di andare a lavoro o, addirittura, a scuola completamente sfinita dai dolori tipici delle mestruazioni? Ecco, se tutto va come deve andare, c’è davvero la possibilità che tu non debba più preoccuparti di questo.
Se le mestruazioni sono un fenomeno comunissimo, i dolori insopportabili non lo sono affatto. Purtroppo, sono tantissime le donne che soffrono di un ciclo abbastanza doloroso e che dal loro canto sono costrette a svolgere normalmente la vita di tutti i giorni nonostante i forti crampi. È proprio per questo motivo che l’Alleanza Verdi-Sinistra ha pensato bene di avanzare una proposta di legge a favore di tutte coloro che soffrono di questa condizione. E che sono completamente impossibilitate a svolgere le normali attività quotidiane.
In che cosa consiste, però, esattamente questo congedo mestruale? E, soprattutto, quanti giorni al mese vale? Se anche tu sei interessata a saperne di più, di seguito troverai tutto quello che è importante sapere.
Congedo mestruale: come funzione e per quanto tempo vale
Il congedo mestruale, come dicevamo, è la proposta di legge avanzata da Elisabetta Piccolotti, del partito Sinistra Italiana, e che, almeno fino a questo momento, sta ottenendo un considerevole riscontro. Fate molta attenzione, però, questo non significa che tutte le donne possono richiederlo una volta al mese. Per poter sfruttare di questo congedo, infatti, c’è la necessità di portare sul posto di lavoro o al dirigente scolastico un certificato medico che ufficializzi un ciclo con dolori insopportabili e crampi insostenibili.
Se anche tu ti stai chiedendo come funzioni il congedo mestruale, questo è proprio l’articolo che fa al caso tuo. Qualora tu sia una giovanissima studentessa, sappi che hai la possibilità di assentarti da scuola per ben due giorni al mese, previa – come dicevamo – la presentazione del certificato medico e la giustifica dei tuoi genitori se minorenne. Inoltre, non c’è nemmeno bisogno che ti preoccupi dei giorni di assenza perché questi non confluiranno assolutamente in quelli consentiti per ogni anno scolastico.
Insomma, il congedo mestruale potrebbe davvero cambiare le carte in tavola. Da quanto si legge dal web, sembrerebbe che un liceo italiano abbia già dato la possibilità alle sue studentesse di poterlo sfruttare. Se non è questa una splendida opportunità!
Cosa cambia per le donne lavoratrici?
Se per le giovane studentesse, l’assenza per congedo mestruale non va assolutamente ad inficiare sul numero di assenze totali, cosa cambia per le donne lavoratrici che scelgono di sfruttare tale congedo? In particolare, per quanto riguarda i pagamenti cosa occorre sapere?
La proposta di legge dice che quelle donne lavoratrici con contratti a progetto, a tempo pieno o parziale, a tempo determinato o indeterminato e a lavoro subordinato o parasubordinato potranno richiedere il congedo senza alcun tipo di deficit economico. In poche parole, i due giorni di assenza dal posto di lavoro non vengono assolutamente decurtati dalla busta paga o, nella peggiore delle ipotesi, recuperate successivamente, ma pagate al 100%.
Da come si può chiaramente comprendere, si tratta di un’opportunità importantissima, che fa chiaramente comprendere quanto sia importante riconoscere che, in alcune circostanze, il ciclo mestruale possa risultare piuttosto invalidante.
