Non tutte le separazioni finiscono bene e anche a distanza di anni quella tra Carlo Cracco e Masterchef Italia non sembra essere da meno.
I puristi di Masterchef Italia sanno bene quale sia il trio ufficiale, l’unico e il solo, malgrado sia passato ormai tanto tempo e chef come Giorgio Locatelli e Antonino Cannavacciuolo non facciano rimpiangere per nulla la “formazione originale”.
Tuttavia, parlando proprio del talent culinario, non si può non pensare a Bruno Barbieri – ancora all’interno del programma – Joe Bastianich e Carlo Cracco, ovvero i pionieri della cucina in tv. Quando ancora, infatti, la cucina d’autore e gourmet in Italia non aveva preso così tanto piede, programmi come Masterchef erano più una scommessa che non ormai una consolidata realtà.
E la fortuna del programma si deve soprattutto ai tre giudici originali che col loro piglio sui generis, la battuta sempre pronta e la severità sopra ogni cosa, sono riusciti a rendere accattivante pure la preparazione di un’insalata. Ecco perché passano le stagioni, cambiano i volti, ma Carlo Cracco in tal ottica resta una garanzia, una sorta di pietra miliare della cucina che ha deciso poi di abbandonare per primo Masterchef per dedicarsi ad altro. E con somma gioia.
Carlo Cracco e i “limiti” di Masterchef: cosa ha raccontato
Intervistato da ‘La Repubblica’ per la seconda stagione del fortunatissimo format targato Amazon Prime Video “Dinner Club”, Carlo Cracco non si è potuto esimere da alcune domande proprio su Masterchef che è ormai nel vivo della gara da un bel po’ di puntate.
Lo chef veneto, però, non ha dubbi rispetto alla sua avventura: “A Masterchef è stato bello finché è durato ma per me ha avuto il suo compimento e, forse, mi sono goduto la parte più bella“. Insomma, Cracco non rimpiange mica la sua partecipazione al programma come giudice, anzi. Tuttavia ad un certo punto si è accorto che qualcosa non andava proprio, come se si fosse rotto.
“Ricordo però che sentivo dentro di me la sensazione di far sempre la stessa cosa. Sono uno che si annoia presto e in Dinner Club è impossibile“, ha confessato Carlo Cracco, amando più l’avventura, i viaggi e la scoperta continua del buon cibo. “Il mio mestiere non è fare il giudice ma il cuoco e per definizione uno scopritore di sapori. Per gli chef la parte più bella del lavoro è trovare ingredienti nuovi, persone nuove e certamente nuovi territori“, ha aggiunto ancora lo chef.