La festa degli innamorati è una ricorrenza romantica. Ma può essere anche l’occasione di finire nella rete dei cybercriminali
14 febbraio, San Valentino, la festa degli innamorati. Viene festeggiata da milioni di italiani e muove parecchio l’economia. Dall’abbigliamento ai gioielli, passando per i ristoranti e, ovviamente, gli immancabili fiori. Ma attenzione, perché la festa di San Valentino muove anche l’industria delle truffe. Ecco alcune molto comuni in cui potrebbe incappare chiunque tra di noi.
Sappiamo bene che, soprattutto negli ultimi anni, sono proliferate le app di dating e di incontri: social network, ma precipuamente destinati a incontrare l’anima gemella grazie agli ormai immancabili algoritmi.
Algoritmi che ci chiedono: siamo più introversi o estroversi? Cosa apprezziamo di più in un partner? Come facciamo a sapere quando portare una relazione al livello successivo? Domande piuttosto semplici rivolte online che preludono a un match, un incontro tra due persone che si cercano su un’app di appuntamenti. Ma a formularle è l’oramai onnipresente Intelligenza artificiale che può far scoccare la scintilla come un novello Cupido.
Sembra tutto semplice. Ma non lo è. Perché dietro queste applicazioni, dietro queste semplici domande, può celarsi il tentativo di frode. Del resto, in questi tempi che viviamo, online si fa tutto.
Questi metodi, infatti, incontrano il favore della Generazione Z, quelli nati con lo smartphone in mano, che non pensano che usare l’intelligenza artificiale per creare un profilo o inviare messaggi ad altri sulle app di appuntamenti sia una violazione della fiducia.
Ora, senza entrare in riflessioni di tipo etico, non possiamo però esimerci dal dirvi che queste attività sono sempre più bersaglio dei criminali informatici, soprattutto a San Valentino.
Secondo gli esperti sarebbero 5 i principali pericoli a cui prestare attenzione. Come le false app di incontri che imitano quelle più famose per diffondere virus (adware o trojan) che possono installare programmi malevoli sul dispositivo della vittima. Nel periodo che si avvicina alla festa degli innamorati, gli esperti segnalano poi un aumento del phishing, con la creazione di false pagine web che inducono le persone a fornire le proprie informazioni sensibili. Il risultato finale può essere il furto d’identità, la frode finanziaria e persino l’estorsione.
Ulteriore pericolo è il doxing, pratica che condivide pubblicamente delle informazioni personali di una persona che porta anche disagio psicologico. Ancora, il catfishing, persone che inducono i malcapitati a intraprendere una conversazione online attraverso una falsa identità e così riescono a carpire i dati della vittima.
Infine non possiamo citare lo stalkerware, un tipo di software che può essere installato segretamente su un dispositivo per monitorare le attività online dell’utente e tracciarne la posizione.