Sai cosa compri davvero quando acquisti il caffè macinato? Dopo aver scoperto che cosa c’è realmente all’interno, forse, cambierai idea definitivamente.
Il caffè per gli italiani non è soltanto un piccolo piacere quotidiano da gustare al bar o nel calore di casa propria, ma anche vera e propria cultura e storia. Un rito irrinunciabile per molti e necessario per avere l’energia giusta e affrontare un’altra giornata lavorativa piena di stress e impegni. Ognuno ha i propri gusti quando si tratta di caffè, che vi piaccia in capsule o macinato. Se non c’è l’abitudine di prenderlo al bar, una bella Moka è tutto quello che serve. Ma siamo sicuri di sapere che cosa c’è nel caffè macinato che compriamo al supermercato? Ci possiamo davvero fidare?
Secondo uno studio recente, in realtà, no! Non abbiamo davvero idea di cosa contengono i macinati economici che si possono acquistare ovunque. I dati che sono emersi dai test sono davvero preoccupanti e dimostrano quanto dei prodotti confezionati a poco prezzo che siamo abituati a comprare sappiamo sempre troppo poco. Dopo aver avuto queste informazioni però, è probabile che farete un salto in più al bar e una Moka in meno.
È stata una rivista francese, 60 Millions de Consommateurs, a condurre i test che tuttavia riguardano anche caffè italiani che si possono acquistare nei supermercati nostrani. L’esame ha riguardato quattro tipologie diverse di prodotto: in capsule, macinato, in chicchi e decaffeinato e le marche sotto il mirino sono tra le più famose (Lidl e Carrefour ma anche Lavazza e Nespresso). Alcuni risultati sono piuttosto spaventosi, altri un po’ più rassicuranti.
Tra i caffè che hanno superato il test troviamo i macinati Illy e L’Or, che si guadagnano il secondo e il terzo posto della classifica. Il macinato pare aver superato il test più brillantemente di altre tipologie. Buono anche Lavazza e Segafredo. Ma ci sono notizie pessime anche riguardo ai migliori caffè. Dai test, infatti, è risultata la presenza di insetti! Nonostante non costituiscano un reale pericolo per la salute, molti consumatori non sarebbero certo felici di sapere che nel caffellatte della mattina si potrebbero ritrovare inconsapevolmente tracce di insettini.
Insetti a parte, sono state trovate sostanze decisamente più dannose e pericolose di qualche piccolo organismo con le zampette, come idrocarburi policiclici aromatici e acrilammide. Quest’ultimo è cancerogeno solo se consumato in quantità eccessive, ma non sarebbe comunque auspicabile trovarlo nella nostra colazione. La quantità perché effettivamente sia pericoloso è di 400 unità al kg, un numero davvero elevato.
La buona notizia è che in nessuno dei caffè analizzati dalla rivista francese sono presenti pesticidi, come ci si sarebbe invece aspettato. Questo perché la pianta da cui è ricavato il caffè è soggetta alla presenza di parassiti e malattie, che spesso i produttori contrastano usando sostanze chimiche fitosanitarie. Il motivo dell’assenza dei pesticidi può essere la tostatura ad alte temperature che elimina le molecole indesiderate o comunque le rende volatili.