Al di là delle indiscrezioni gossipare finite sulle copertine dei rotocalchi, i recenti sfoghi del principe Harry nascondono un disagio psicologico tutto da analizzare.
C’è un piccolo Harry in ognuno di noi. Detta così l’affermazione può suonare quasi offensiva, viste le recenti performance del principe ribelle di Buckingham Palace, ormai esiliato negli Stati Uniti. Oltre ai clamori del gossip, però, c’è di più.
In Spare il figlio “minore” di Re Carlo e Lady D si è lasciato andare a un amaro sfogo venato di frustrazione e rancore che la dice lunga sul disagio che deve aver vissuto in tutti questi anni, prima e dopo la decisione di voltare le spalle alla Corona e a tutti i suoi privilegi, i suoi rituali e le sue formalità. Un disagio che, fatte le debite proporzioni, si può osservare in ogni famiglia o quasi.
Gli addetti ai lavori parlano in questi casi di “sindrome della pecora nera”. Nel caso del principe Harry, il disturbo è conclamato. C’è un’infanzia segnata da un lutto insuperabile come la perdita dell’amata mamma, una paternità messa in discussione, un fratello maggiore destinato all’incoronazione a Sua Maestà, il peso di un ruolo mai difficile da interpretare come in questo secolo.
Non a caso in Spare il principe Harry si cala nei panni di un personaggio emarginato (e secondario) mettendo in atto quello che è uno schema ricorrente anche in molte famiglie “normali”. A ben vedere la sua astiosa (ma anche astuta) ribellione, sebbene pubblica e data in pasto alla stampa mondiale, non è poi tanto lontana da certe dinamiche osservabili in ogni famiglia.
Vero è che a Casa Windsor c’è sempre stata una “pecora nera” di turno, ma con la quinta generazione il peso dell’emarginazione si è fatto schiacciante. Dopo tutto, dev’essere proprio dura essere obbligati al rigido protocollo di corte senza la contropartita dell’ascensione al trono. Le sopportazioni, i bocconi amari, i non detti di anni e anni di vita all’ombra di un fratello inappuntabile sono esplosi all’improvviso con una potenza devastanrte.
“Come ogni pecora nera, anche il principe Harry non ha rispettato le regole della famiglia, regole sicuramente troppo rigide per chi non potrà mai avere pretesa di diventare re”, spiega la dottoressa Chiara Nardone, psicologa e psicoterapeuta, interpellata da Repubblica. Adesso però il principe ribelle ha imboccato una strada non facile: i rapporti con la sua famiglia sono probabilmente irrecuperabili, il prosieguo della relazione con Meghan Markle è denso di incognite e il passato doloroso, come in un circolo vizioso, una macchina per fare soldi da cui sarà difficile affrancarsi. Altro che i principi delle favole…