Dal 25 gennaio 2023, per molte farmacie è iniziata una nuova era: non sarà più necessaria la ricetta per ritirare i medicinali.
Un cambiamento destinato a rivoluzionare le abitudini di molti italiani: in effetti, ad attenderlo con ansia erano in parecchi, soprattutto gli anziani e coloro che, essendo affetti da malattie croniche, sono costretti a seguire un piano terapeutico. Lo spiega proprio l’assessore alla Sanità della prima regione italiana che ha adottato questo sistema decisamente innovativo.
A partire dallo scorso mercoledì 25 gennaio, infatti, in ben 600 farmacie che hanno aderito non è più necessario presentare la ricetta del medico, ma solo la tessera sanitaria. Massimo Mana di Federfarma spiega però che il progetto si estenderà presto a tutte le farmacie della regione: “E’ solo una questione di un giorno o due e saranno coinvolte tutte le 1.650 farmacie”. Per usufruire del servizio, i cittadini potranno collegarsi al sito apposito oppure richiedere alla farmacia di fiducia di avviare la procedura di iscrizione online. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste l’iter per beneficiare di tale vantaggio e qual è la zona d’Italia dove è già attivo il servizio.
Farmacie, non era mai accaduto prima: addio alla ricetta, ecco dove
Questo nuovo sistema promette la massima riservatezza sui dati dei pazienti che potranno ritirare senza ricetta qualsiasi farmaco. La regione che ha inaugurato questa procedura in Italia è il Piemonte: “Il medico prescrive sempre, il farmacista vede la ricetta online e il cittadino ritira”, spiega l’assessore alla Sanità Luigi Icardi. Un’ulteriore agevolazione che va ad aggiungersi ai servizi già disponibili sul territorio, come la ricetta dematerializzata e la possibilità per il medico di inviare al farmacista sms o mail per la consegna del medicinale.
“Il consenso può essere dato direttamente in farmacia, agli sportelli dell’asl, sul sito Salute Piemonte o con l’app Salute Piemonte”, aggiunge Icardi che precisa: “Importante è anche il fatto che c’è anche la possibilità di delegare al ritiro di un’altra persona”.
Nessun rischio per la privacy, assicura Carla Gaveglio, Direzione Sanità Digitale CSI Piemonte, che ha realizzato il servizio: “Abbiamo lavorato a fianco dell’Assessorato alla Sanità – ha dichiarato la Gaveglio – per realizzare questo importante servizio che agevola davvero la vita del cittadino, garantendo sicurezza e riservatezza dei dati”. Grazie ad un fascicolo sanitario elettronico attivo in Piemonte per tutti i cittadini, che raccoglie la storia clinica di ogni paziente e ne permette l’accesso previo consenso esplicito, la sicurezza dei dati è garantita. Si tratta di “un tema su cui il Consorzio è impegnato da anni”, sottolinea la Gaveglio.
