Sapevi che c’è una categoria di persone che rischia grosso con il reddito di cittadinanza? Vediamo insieme di cosa si tratta.
Da un po’ di tempo l’Italia sembra essere stata messa in ginocchio; prima dalla situazione Covid-19 che ha creato un enorme pandemia da cui non siamo ancora usciti del tutto.
Poi c’è stata la volta della guerra in Ucraina e di conseguenza la grande crisi economica che ne è scaturita, che ha continuato a mettere in ginocchio il popolo italiano, soprattutto con l’aumento dei generi alimentari e delle bollette di luce e gas. Insomma, una situazione che ci verrebbe da dire quasi surreale. Per fortuna il governo è arrivato in aiuto dei più ‘deboli’ stabilendo, in questi anni passati, un reddito di cittadinanza. Dai nuovi accertamenti però è venuto fuori che c’è una categoria di persone che dovrà fare molta attenzione ad un piccolo particolare. Curiosi di sapere di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.
Questa categoria di persone dovrà fare attenzione al reddito di cittadinanza: ecco il motivo di tutto ciò
Abbiamo detto che in questi anni di pandemia, ci sono stati, per fortuna, molti aiuti da parte dello stato. In particolare un aiuto di cui hanno usufruito, per lungo tempo, molte persone è stato il reddito di cittadinanza. Nato per poter aiutare le persone in difficoltà, soprattutto dopo aver perso il lavoro, è stato prolungato fino ad oggi e continuerà ad esistere fino a dicembre del 2023, dove vedrà realizzarsi la sua fine.
Sorge, in questi ultimi giorni, una grande inchiesta e soprattutto un grande problema per chi ne usufruiva. Molte persone, appartenenti ad alcune categorie, lo perderanno sicuramente prima della fine dell’anno. Il motivo? Il reddito ISEE. Per ottenere il reddito di cittadinanza, dobbiamo fare domanda e mostrare il nostro reddito ISEE, che risale a circa 2 anni prima. Ecco quindi che, per fare domanda per il 2023, dobbiamo presentare quello del 2021 che attesta che non si aveva un lavoro in quel momento e che fosse basso tanto quanto la cifra esatta per poterne usufruire.
Tutto ciò significa che magari, molte famiglie che avevano dei soldi conservati in banca, nel 2021, ma che oggi non li hanno più perchè spesi, non possono usufruire del reddito di cittadinanza, dovendo necessariamente mostrare l’ISEE di quell’anno. Tutto ciò appare assurdo, ma per l’ISEE che deve decidere se concedere o meno il reddito, è importante sapere quanto possedevano determinate famiglie nel 2021; magari il denaro posseduto sarebbe stato utile per il sostentamento dell’intera famiglia e di conseguenza non avrebbero avuto la necessità di richiedere ulteriore aiuto allo stato.
Insomma, è bene controllare il proprio ISEE soprattutto riferito al 2021, essendo così sicuri di poter fare richiesta certa e non essere respinti.