E’ il piatto forte su molte tavole natalizie: come si prepara la tipica insalata di rinforzo? La ricetta napoletana che non può mancare!
Quale aggettivo vi viene in mente pensando al Natale? Beh, a me sicuramente il termine “abbondanza”! Già perché si sa, durante il periodo natalizio è certamente assicurato l’ormai tradizionalissimo cenone di Natale, con tutte le portate infinite che esso propone.
È naturale credere che, con tutti gli ospiti che ci sono in questo periodo, il cenone si tratta di una vera e propria sfida nel capire chi riuscirà a sopravvivere a tutte le portate e chi invece sarà costretto ad alzare bandiera bianca. Ovviamente, essendo l’Italia un paese in cui le tradizioni sono molto ferrate all’interno delle singole regioni, è probabile trovare chi si troverà a mangiare pietanze leggermente diverse da quelle che un altro abitante di un’altra regione invece mangia regolarmente. Nelle città del sud, ad esempio, c’è una grande tradizione riguardante il consumo di pesce alla vigilia e la tradizionalissima minestra maritata. Ovviamente fanno parte della tradizione anche i classici dolci di Natale quali i sempre più duri Rococò, i golosissimi mostaccioli e gli immancabili struffoli. Parlando di tradizione napoletana, vi è un piatto di cui oggi parleremo che è molto conosciuto e servito su tutte le tavole. È ovvio che si potrà aprire il classico dibattito sul farsi piacere o meno tale pietanza, ma è indubbio che tutti (se non almeno quasi tutti) la servano sia alla
cena della Vigilia che al pranzo di Natale. Ovviamente stiamo parlando dell’insalata di rinforzo.
Perché si chiami così non è dato saperlo, forse è un ulteriore rinforzo ad un pranzo già supercalorico, chissà. Scherzi a parte, ciò di cui parleremo oggi è l’insalata di rinforzo e come riuscire a prepararla nel solco della piena tradizione napoletana. Basteranno gli ingredienti giusti, un piccolo segreto ed il gioco è fatto.
Come si prepara l’Insalata di rinforzo: la ricetta della tradizione
Siamo pronti per iniziare e quindi, in primis, partiamo vedendo quali sono gli ingredienti principali:
- Un cavolfiore
- Peperoni sott’aceto
- Olive nere
- Olive verdi
- Cetriolini e cipolline sott’aceto
- Acciughe
- Capperi
- Olio
- sale
- Aceto
- La maggior complicazione risiede nella cottura del cavolfiore. Ovviamente va pulito adeguatamente, magari tagliandolo e inserendo le sue parti all’interno di una zuppiera contenente acqua e lasciamo per circa mezz’ora. Terminato il tempo, ci preoccupiamo di svuotare la zuppiera e di sciacquare ancora un’ultima volta il cavolo con acqua corrente.
- Passiamo alla bollitura del cavolfiore per un periodo compreso tra 10 e 15 minuti. La cottura andrà a buon fine quando il cavolo si ammorbidisce e resta calloso ma non dovrà frantumarsi.
- Fatto ciò, versiamo il cavolfiore in un altro contenitore insieme a tutti gli ingredienti prima menzionati. Infine, verseremo aceto di vino rosso o bianco (a seconda dei gusti) e un po’ di sale (non serve molto perché alla sapidità contribuiscono già i capperi e le olive). Lasciamo amalgamare bene i sapori a lungo prima di portarla in tavola, et voilà eccola pronta!