Fino a 3mila euro per questo bonus che possiamo trovare direttamente in busta paga, ma chi può averlo? Scopriamo di cosa si tratta
Settembre scorso ha visto il formarsi del Governo Meloni. La premier, prima con il suo programma elettorale e dopo le votazioni si è detta disposta a migliorare le condizioni di vita degli italiani, specie in questi ultimi tempi in cui il caro vita pesa più che mai.
A questo proposito, la leader di Forza Italia aveva parlato di una rivoluzione in merito al sostegno erogato agli italiani tramite il Reddito di Cittadinanza, ma non solo. A quanto pare, anche i bonus di 150 e 200 euro non verranno più rinnovati. Questo perché considerati poco utili ad efficientare le risorse economiche nelle tasche degli italiani. Ma ecco che ora, con il decreto aiuti quarter che ha visto la sua entrata in vigore pochi giorni fa, si parlare dell’erogazione di un nuovo bonus che sarà distribuito direttamente in busta paga la cui cifra potrà arrivare fino a 3mila euro. Ma precisamente, chi potrà riceverlo? Scopriamo i dettagli salienti.
Decreto aiuti quarter, fino a 3mila euro di bonus previsto in busta paga, chi potrà riceverlo
Da 600 a 3Mila euro è il bonus erogato direttamente in busta paga che sarà reso disponibile ai lavoratori. E’ quanto previsto dal decreto aiuti quarter che ha visto la sua entrata in vigore pochi giorni fa. Stiamo parlando in sostanza del cosiddetto ‘Fringe Benefit‘. Ovvero, parliamo di un sostegno ‘economico’ erogato non sottoforma di denaro bensì di un sostegno disposto direttamente in busta paga dal proprio datore di lavoro.
Si tratta di un bonus che viene principalmente adottato dalle imprese che intendono provvedere a fornire un aiuto ai propri dipendenti nel pagamento di bollette di luce e gas. L’importo ‘virtuale’ che sarà reso disponibile non rientrerà naturalmente nel reddito imponibile del lavoratore, ma sarà invece conteggiato all’impresario. Quindi questo significa che fino ad una soglia pari a 3mila euro, i fringe benefit resteranno esenti da una possibile imposizione fiscale. Qualora invece l’importo erogato dal datore di lavoro dovesse essere superiore alla soglia stabilita, questo sarà tenuto a tassare l’importo corrisposto.