Novità sul Reddito di Cittadinanza, cosa cambia a partire da Gennaio 2023: cosa prevedono i provvedimenti del nuovo Governo
E’ da qualche giorno ormai che il nuovo Governo si è formato, ed ha preso le redini. Ancora una volta, la politica si riforma e con essa cambiano alcuni provvedimenti importanti. Fra questi quelli legati all’erogazione di sostegni economici.
Uno di quelli che in questi anni ha riscosso particolare attenzione, è stato il Reddito di Cittadinanza. Una misura posta nei confronti di quelle fasce di popolazione che necessitavano di un sostegno economico. Oltre al possesso di alcuni requisiti per poter fare richiesta ed ottenere il suddetto ‘bonus’, era necessario garantire la propria disponibilità ai fini di una possibile prestazione lavorativa, o alla partecipazione di corsi di formazione. Ora, con il nuovo Governo si discute ovviamente anche della Legge di Bilancio, tesa a riformare attraverso provvedimenti economici l’economia del Paese. A questo proposito, si prevedono una serie di cambiamenti che tenderanno a modificare la Legge di Bilancio che entrerà in essere a partire dal 2023. Subirà per questo motivo delle modifiche anche il RDC. Ma cosa potrebbe cambiare a partire da Gennaio 2023?
Reddito di Cittadinanza, cosa cambia nel 2023
Quello che era stato ideato dal M5S come un sostegno economico che desse agli svantaggiati dal punto di vista economico un sostegno sottoforma di bonus mensile, è destinato a tramontare.
Ebbene, a decorrere dal 31 Dicembre 2022, non si parlerà più di Reddito di Cittadinanza ma di ‘Reddito di solidarietà‘. E’ stata questa la proposta di Fratelli d’Italia nei riguardi delle famiglie che si trovano in difficoltà economiche. Questo di fatti, prenderebbe il posto del RDC ma apporterebbe anche delle modifiche per quelli che sono i requisiti necessari alla sua erogazione. “Uno stato giusto fa assistenzialismo verso chi non può lavorare“, aveva detto la Premier Meloni. Pertanto, partendo da questo presupposto si desume che il nuovo strumento welfare non sarà reso disponibile per tutte le categorie di persone basandosi semplicemente sull’indice di importo reddituale.
Di fatti, tale sostegno economico sarà erogato a coloro che si troveranno in situazioni economiche svantaggiate, categorie considerate ‘fragili’ e che pertanto non hanno la possibilità di provvedere al proprio sostentamento lavorando. Si prevede inoltre un aumento del sussidio. Si tratterebbe in questo caso di 650 euro mensili per famiglie nel cui nucleo è presente un invalido, un minorenne o un soggetto con un età al di sopra dei 60 anni e con un reddito non superiore a 15mila euro. Questo naturalmente, esclude quanti invece non rientrino in questa categoria. Attenzione però, perché coloro che nel corso del 2022 avevano fatto richiesta risultando idonei all’erogazione del sostegno welfare, non perderanno il sussidio ma riceveranno ovviamente il bonus in tutto l’arco dei 18 mesi qualora naturalmente il proprio ISEE non subisca variazioni/aumenti.