Tuo figlio ti risponde sempre male? Saranno questi gli errori da non commettere, soltanto così riuscirete esattamente a farvi capire.
Sappiamo benissimo quanto l’essere genitori sia davvero difficile. In molti lo definiscono ‘il mestiere più difficile del mondo’ e sicuramente saprete a cosa ci stiamo esattamente riferendo. Un compito per nulla facile, soprattutto in questo periodo, dove le generazioni attuali sono davvero ‘complicate’.
Dal primo momento in cui si scoprirà di essere in dolce attesa, la propria vita già sarà pronta a cambiare. Oltre al corpo della donna, cambieranno le proprie abitudine, le proprie priorità e anche la casa cambierà per accogliere la nuova vita che a breve nascerà. E dopo 9 mesi, ecco arrivato il momento in cui i vostri occhi s’incontreranno per la prima volta e vi sentirete il cuore esplodere di gioia. Vi renderete conto di non aver mai amato così prima.
Se tuo figlio ti risponde male ecco la cosa giusta da fare per farti ascoltare
I primi anni di vita saranno quelli più ‘delicati’, perché il vostro piccolo dipenderà totalmente ed esclusivamente da voi. Più si andrà avanti, più crescerà e più le sue esigenze e le sue abitudini cambieranno. Si andrò incontro a varie fasi della sua vita, che in alcuni casi metteranno i vostri nervi a dura prova. Ma sarà sempre e comunque l’esperienza più bella della vostra vita.
Nelle varie fasi della vita dei vostri figli sicuramente affronterete dei momenti non facili, soprattutto quando crescendo, vorranno le loro libertà e ‘sfuggiranno’ dal vostro controllo. Una di queste e forse anche quella più complicata, è sicuramente il momento in cui loro si ribelleranno a voi e inizieranno a rispondervi male e a non ascoltare quando parlate.
Dei veri e propri drammi familiari, che vi faranno sentire anche esausti e impotenti. Soprattutto quando sono atteggiamenti di sfida e che durano nel tempo.
Cosa fare quindi in questi casi? La prima cosa da capire è che l’attacco non è di certo la migliore arma in questo caso. Più tenderete ad urlargli sopra e più otterrete l’effetto opposto. Piuttosto cercate di focalizzarvi sul problema e sul motivo del suo capriccio e cercate di trovare insieme una soluzione.
Prendete seriamente in considerazione il suo malessere e fategli capire che siete pronti a venirgli incontro purché le cose siano fatte in un determinato modo e che soprattutto sia adeguato alla sua et.
A modo vostro e sempre sotto la vostra sorveglianza, lasciategli i suoi spazi e non fatelo sentire braccato. Più cercherete di tenerlo sotto la vostra ala protettiva e più si ribellerò, soprattutto nella fase adolescenziale dove tutto verrà preso come una cattiveria nei suoi confronti.
Dovrà essere un piccolo ‘dare ed avere’ e soltanto così’ riuscirete a trovare un punto d’incontro.