La notizia degli ultimi giorni che fa gioire chi è prossimo alla pensione: cosa è stato appena detto a tutti, ecco cosa c’è da sapere, tutti i dettagli utili che devi conoscere
Anni di impegno e sacrifici che vedono chiudere la carriera lavorativa con un contributo pensionistico variabile a seconda deli anni di lavoro, i contributi versati etc.. Andare in pensione in Italia è diventata una vera e propria impresa.
Ci avviciniamo verso la fine dell’anno. Entro il 31 Dicembre 2022 è prevista la scadenza della cosiddetta ‘Quota 102‘; ovvero una prestazione economica distribuita, a seguito di domanda di richiesta, a lavoratori autonomi e dipendenti i quali abbiano raggiunto entro il 31 Dicembre 2022 i 64 anni di età ed una quota contributiva minima di 38 anni.
Alla Quota 102, si aggiungono prossimi alla loro valenza la cosiddetta ‘Opzione Donna‘. Questa prevede invece un contributo pensionistico variabile, a seguito di domanda. Erogato alle donne che entro il 31 Dicembre 2022 abbiano raggiunto i 58 anni d’età (per le lavoratrici dipendenti) ed i 59 anni di età (per le lavoratrici autonome), ed una contribuzione minima pari a 35 anni o più.
Se questi contributi pensionistici non vedranno una proroga entro la fine dell’anno, con una certa probabilità si ritornerà alla pensione di vecchiaia prevista per il 67 anni, come deciso secondo la Legge Fornero. Ma ci sarebbe in realtà una buona notizia per i prossimi alla pensione. Di cosa si tratta?
Una buona notizia per i prossimi alla pensione: di cosa si tratta
Al momento si tratterebbe di un’ipotesi che però non è detto che non veda una sua concreta attuabilità. Abbiamo parlato della cosiddetta ‘Opzione donna’ che come spiegato consente alle donne di poter andare in pensione a partire dai 58 anni di età una volta ottenuti i requisiti necessari.
La leader Giorgia Meloni avrebbe parlato della possibilità di estendere questa opzione anche agli uomini. Parlando di conseguenza di una ‘Opzione Uomo’ che pertanto apre anche agli uomini la stessa possibilità resa fino ad ora possibile alle donne. Questa, consentirebbe anche agli uomini di poter ottenere il contributo pensionistico quindi prima dei fatidici 67 anni. Gli uomini, come le donne potrebbero quindi andare in pensione a partire dai 58 anni di età ed almeno 35 anni di contributi. Tuttavia, ci sarebbe una variazione che sarebbe a questo proposito bene precisare.
Come riporta anche La Repubblica sarebbe previsto però un taglio del 30% dell’assegno pensionistico. Parliamo in questo caso di variazione perché in precedenza si era parlato di un taglio del 13%, che in questo caso però prevede un aumento. Al momento, questa è però ancora un’acerba ipotesi; Che, come detto dalla leader Meloni non è esclusa la possibilità che questa sia presa in considerazione per una sua attuazione concreta.