Un nuovo aiuto per provare a contrastare il caro bollette: si tratta di un nuovo incentivo per le famiglie, ecco chi può richiederlo
Ormai lo vediamo ovunque, dal benzinaio, al supermercato e soprattutto all’interno delle bollette, i costi sono aumentati ed a pagarne le conseguenze siamo indubbiamente noi cittadini che non solo ci ritroviamo a pagare tasse esigue ma siamo messi ahimè in ginocchio dall’incontrastato aumento dei prezzi.
Le condizioni economiche delle famiglie stanno peggiorando drasticamente. Tra pochissimo ormai ci ritroveremo a fare i conti con l’utilizzo dei riscaldamenti in casa. Cosa di cui nel periodo invernale sembra davvero difficile fare a meno considerando le basse temperature alle quali ci troveremo ad essere esposti. Insomma, il caro bollette è sicuramente una batosta per tutti noi. Si è parlato di diversi bonus e sostegni economici erogati pertanto al sostentamento delle famiglie con un basso reddito in estrema difficoltà. Ed a proposito di incentivi ed aiuti, parliamo di fatti non di un vero e proprio bonus ma di un ulteriore aiuto proveniente dal Decreto Aiuti Bis 2022. Si tratterebbe di un sostegno economico in aiuto contro il caro bollette. Ma chi può usufruirne? Cerchiamo di vederci chiaro.
Secondo il Decreto Aiuti Bis, sarebbe da stanziare un ulteriore aiuto economico da distribuire alle famiglie per contrastare il caro bollette e poter così assicurarsi di pagare gas, luce ed acqua. Non si tratta però di un vero e proprio bonus. Tale sostegno, rientrerebbe infatti nella categoria dei ‘fringe benefit’. Di cosa si tratta?
Ebbene, si tratta di una sorta di ‘retribuzione’ erogata dalle aziende che hanno come sottoposti lavoratori dipendenti al fine di aiutarli a pagare le bollette. Secondo l’articolo 51 comma 3 del Testo Unico sulle imposte dei Redditi (Tuir), il datore del lavoratore dipendente deve erogare a questo delle somme considerate ‘rimborsi economici’ per il pagamento delle bollette dell’acqua, della luce e del gas. Il Governo Draghi ha di fatti poi disposto, che questa cifra erogata, sia esentata dalle tasse e quindi al pagamento delle imposte qualora non superi una cifra pari a 600 euro.