Potrebbe essere una vera svolta che riguarda le pensioni, ecco cosa accadrebbe a questa determinata categoria: sarebbe davvero incredibile.
Dopo tantissimi anni di sacrifici e di duro lavoro, arriverà finalmente il momento tanto atteso della pensione. Momento per molti davvero delicato e che porterà la propria vita a cambiare totalmente e a rimodulare le proprie priorità.
Le proprie abitudini e tutto quello che si è fatto fino ad ora dovrà essere messo da parte e s’inizierà senza dubbio una nuova fase di vita. Ovviamente, non avendo più uno stipendio fisso come fonte di sostentamento, ci penserà direttamente l’Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) o un eventuale Cassa Previdenziale, ad accreditarvi ogni mese direttamente sul vostro conto corrente o su un libretto pensionistico, l’importo spettante. Una somma che varia in base a tantissimi fattori, proprio come vi abbiamo mostrato in precedenza e che ancora adesso è motivo di tantissime discussioni politiche e non.
Novità sulle pensioni per questa categoria di persone: una svolta unica
Tutti coloro che durante la loro vita abbiano svolto un’attività lavorativa in cui siano stati versati regolarmente i contributi spettanti e soprattutto dopo aver raggiunto i requisiti necessari, si potrà finalmente percepire la pensione. Una somma erogata ogni mese e che garantirà una vita discreta a tutti coloro, che si sono sempre prestati per gli altri. Sapete che esiste un metodo per poter aumentare di poco la vostra pensione? Ve ne abbiamo parlato proprio pochi giorni fa.
Soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti e a causa della forte crisi che il nostro paese sta vivendo, l’importo e le persone che possono accedere alla pensione sta facendo nuovamente discutere. Da sempre infatti, alcune fronti di Governo, sostengono che il nostro sistema pensionistico sia piuttosto obsoleto e alcuni importi siano veramente bassi.
Ma oltre a questo, c’è una novità davvero pazzesca, che se dovesse entrare in vigore cambierebbe davvero le sorti di molti.
È stato lo stesso Pasquale Tridico presidente dell’Inps ad essere molto favorevole ad una riforma che nel 2023 potrebbe permettere il riscatto della laurea.
Ma cosa vuol dire esattamente questo? In pratica questa misura, consentirebbe di convertire gli studi universitari, a partite dal 1996, in anni pensionistici facendoli diventare dei veri e propri contributi.
Al momento questa sarebbe soltanto un’ipotesi che costerebbe allo stato fino a 5 miliardi di euro. Per ora resta tutto fermo e si dovrà attendere la formazione del nuovo Governo per valutare poi la proposta. Stando alle prime indiscrezioni, alcuni schieramenti politici si sono mostrati già molto favorevoli.
Quindi non ci resta che attendere e sperare che dopo le elezioni la cosa venga approvata da tutti, diventando così effettiva. Sarebbe senza dubbio una grandissima possibilità per tantissime persone.