Con questa novità il bonus di 200 euro diventa accessibile quasi a tutti: scopri subito tutto quello che è cambiato e come richiederlo.
Per cercare di fronteggiare l’emergenza economica, che il nostro paese sta vivendo a causa della pandemia da Covid-19, dalla guerra in Ucraina e dal forte aumento dei prezzi in bolletta e di tutti i beni di prima necessità, il Governo ha emanato vari aiuti, finalizzati proprio a limitare i danni di questa forte crisi.
A causa dei continui rincari, sono davvero tantissime le persone che stanno vivendo un grande momento di difficoltà. Famiglie che fino ad ora vivevano discretamente, adesso sono costrette a dover contare fino al centesimo e a fare continue rinunce pur di far quadrare i conti. Proprio per questo il Governo ha emanato una serie di misure di sostegno, per cercare di fronteggiate questa situazione a dir poco drammatica. Una ad esempio è stata proprio la conferma del decreto aiuti bis, che ha favorito un lieve aumento in busta paga ed una serie di agevolazioni molto interessanti.
Oltre al decreto aiuti bis c’è un altro bonus, che, seppur ha fatto molto discutere è stato comunque fondamentale per concedere a tantissime persone una piccola boccata d’ossigeno. Stiamo parlando del bonus dei 200 euro e proprio a riguardo c’è una novità incredibile e che permetterà a questa categoria di poterlo finalmente richiedere.
Come ben sappiamo, fino ad ora hanno potuto godere di questo bonus da 200 euro, determinate categorie di persone. I grandi esclusi sono stati tutti coloro che sono possessori di parti Iva e che in un primo momento non erano inclusi in questa agevolazione.
Ma finalmente la notizia tanto attesa è arrivata. Infatti, è stato proprio il ministro dell’Economia Daniela Di Franco a firmare il decreto che stanzia questo aiuto anche ai possessori di partita Iva. Verrà stanziata una cifra di circa 600 milioni che andrà a tutti coloro aventi diritto.
Ma quindi chi saranno coloro che potranno fare domanda?
Tutti i possessori che nel 2021 hanno percepito un reddito complessivo che non superi i 35 mila euro, potranno regolarmente farne richiesta. Inoltre tutti coloro che hanno intenzione di presentare domanda, dovranno essere iscritti alla gestione previdenziale alla data di entrata Dl 50/2022 e la partita Iva dovrò risultare ancora attiva. Inoltre, dovranno essere stati versati totalmente o anche solo in parte i contributi relativi alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.
La domanda dovrà essere presentata direttamente all’ente di appartenenza rispettando le tempistiche che lo stesse ente dirà. Le istanze verranno prese in carico in ordine cronologico e ogni settimana verrà fatto un rendi conto al ministero del Lavoro, che una volta raggiunta la soglia massima, sospenderà l’erogazione per le altre domande.