L’errore che tutti fanno utilizzando il climatizzatore: è così che aumentano vertiginosamente i costi in bolletta, fai molta attenzione!
In estate il caldo, si sa, diventa insopportabile e spesso il semplice ventilatore non riesce a placare la nostra voglia di stare in un posticino fresco. C’è chi, dunque, decide di concedersi il lusso di accendere il climatizzatore e dare un taglio alle sofferenze fisiche.
Il climatizzatore è stata un’invenzione geniale che dagli inizi del ‘900 ci ha consentito sempre di più di contrastare le temperature sempre più roventi che ormai da anni si presentano.
Ormai stiamo convivendo sempre di più con la crisi energetica e di conseguenza i prezzi della bolletta e dell’energia stanno toccando vette mai viste. Tutto ciò ci scoraggia dall’utilizzare questo alleato poiché spaventati dal costo che dovremmo poi pagare sulla bolletta. Spesso capita di frazionare l’utilizzo del climatizzatore in vari momenti della giornata. Così da ridurre le ore di accensione e di sperare in un risparmio energetico. Ma purtroppo a volte finiamo per consumare molto di più di quanto ci aspettassimo. Ma allora che cosa fare? Ci sono vari accorgimenti da utilizzare per chi vuole utilizzare in modo efficiente tale elettrodomestico bilanciando la voglia di fresco e quella di risparmiare. Esistono inoltre altri accorgimenti utilizzabili nel momento in cui chi ne è sprovvisto, voglia acquistarlo per la prima volta. Cosa fare in questi casi?
Utilizza questi accorgimenti con il climatizzatore e risparmia sulla bolletta!
Anzitutto, per chi volesse iniziare ad acquistarne uno, deve prima sincerarsi nel luogo nel quale tale elettrodomestico si troverà a funzionare. Mi spiego: non si può usare un climatizzatore troppo piccolo per un ambiente troppo grande. Così come non serve acquistarne uno troppo grande e potente per un ambiente troppo piccolo.
Altro accorgimento da utilizzare è nella scelta della classe energetica: sebbene leggermente più costosi, quelli di classe A in poi si fanno preferire per uno sfruttamento energetico migliore con un conseguente minor consumo e risparmio sulla bolletta, aspetto da non trascurare.
Veniamo inoltre ad un problema che ci siamo posti prima: ma accendere e spegnere il condizionatore in base a quanto ci fa comodo e quindi frazionando il suo utilizzo nel tempo, è consigliabile? Purtroppo, no poiché ogni volta che riaccendiamo il climatizzatore, esso ripartirà con una certa accelerazione per raggiungere la temperatura impostata e ciò si tradurrà in una richiesta di energia extra che farà impennare i costi energetici, soprattutto quando chiediamo un raffreddamento eccessivo (ad esempio con temperature inferiori a 22°C).
Tuttavia, non ha senso tenere acceso il climatizzatore se in casa non c’è nessuno per un tempo prolungato. Dunque, un buon consiglio sarebbe quello di mantenere il termostato ad una temperatura di circa 24°-26°C e quando non abbiamo più bisogno, teniamo chiuse le finestra per almeno mezz’ora in modo da sfruttare al massimo il clima ottenuto nell’ambiente. E tu lo sapevi?