I tuoi capelli non possono non avere volume e morbidezza: sono le caratteristiche fondamentali! Ecco come ottenerle con un metodo semplicissimo.
Come abbiamo più e più volte ripetuto, i capelli sono l’arma di seduzione più forte che una donna possiede, ecco perchè va usata come tale e soprattutto curata affinchè svolga al meglio il suo ‘lavoro’. C’è chi li ha ricci, chi lisci, chi lunghi e chi corti, ma ognuna a suo modo riesce ad essere meravigliosa con qualsiasi pettinatura.
Oggi ci soffermeremo sui capelli ricci ed in particolar modo su due caratteristiche fondamentali che quest’ultimi devono avere per risultare perfetti: volume e morbidezza. Vediamo insieme come ottenerli con un semplice metodo e con piccoli passaggi.
I tuoi capelli saranno finalmente ricci come li hai sempre desiderati: li caratterizzeranno volume e morbidezza, stupendi
Come sappiamo bene i capelli ricci sono molto più difficili da curare di quelli lisci. Si pensa il contrario, ma non è così perchè hanno bisogno di diverse maschere per non renderli crespi, di cura nell’asciugatura per non renderli gonfi e così via. In che modo poter dare loro volume e morbidezza? Sicuramente partendo da una maschera, ma anche asciugandoli in modo perfetto.
Il più semplice e comune metodo per asciugare i capelli ricci è sicuramente utilizzare il diffusore, che distribuisce in modo omogeneo il calore su tutta la testa. Ma cosa succede quando non l’abbiamo con noi?
Possiamo utilizzare due metodi alternativi utilizzando:
- uno scolapasta
- calze a rete
Per quanto riguarda il primo metodo basterà mettere la scolapasta in testa e, mantenerla con una mano e passare l’asciugacapelli proprio lì. In questo modo vedremo i ricci definirsi pian piano e non diventare gonfi.
Metodo simile può essere attuato con le calze a rete. Metterle in testa, legare le gambe e asciugare con l’asciugacapelli. In questo modo otterremo dei ricci definiti, voluminosi e non gonfi: incredibile.
Questi due metodi potranno salvarci in vacanza se non abbiamo con noi il diffusore o nei momenti di ‘emergenza’.
