Conosci la storia del caffè sospeso? A Napoli è nata e si è diffusa ed oggi ve la racconteremo. Il motivo vi lascerà a bocca aperta.
Il caffè è una bevanda ormai consumata in tutto il mondo, ma la sua origine nasce a Napoli; non puoi fermarti per le vacanze nella meravigliosa città partenopea e non assaporare il caffè di questo luogo. Il caffè di Napoli non è solo chicchi di caffè in una moka, messo in una tazzina; il caffè di Napoli è amore, sentimento, dolcezza, bontà e fratellanza. Ed è proprio da queste caratteristiche che nasce il famoso caffè sospeso.
Vediamo insieme perchè nasce, quando e soprattutto in cosa consiste.
Il caffè sospeso: una delle più grandi ‘invenzioni’ partenopee
Come dice la frase stessa ‘caffè sospeso’ si presuppone che ci siano due caffè in un bar, uno si beve e uno resta lì, sospeso. Ma per cosa o soprattutto per chi? La tradizione attuale vuole che si paghino due caffè nel momento in cui si decide di andare al bar, uno per se stesso, da gustare da solo o in compagnia e uno per la persona che viene dopo. Questa persona non ci importa sapere chi è (amico, conoscente o sconosciuto), basta che si segga al bar e abbia pagato un caffè. E’ un gesto di gentilezza e grande bontà d’animo che nasce con il libro di Luciano De Crescenzo che ci dice che quando un napoletano è felice paga due caffè, uno per sè e uno per quello che verrà dopo.
Ma la sua origine è molto più antica e parte dal 1900.
Il 1900 è l’anno del boom economico italiano, dove, come sempre nelle epoche, c’erano persone ricche che potevano permettersi tutto e persone povere che non riuscivano a comprare neanche un pezzo di pane. Qui nasce quest’antica tradizione. Inizialmente era nata per poter donare un caffè, o ciò che si voleva, a chi non aveva nulla e non poteva permettersi nulla. Col tempo parte di questa tradizione è andata persa ed è tornata in vita solo qualche anno fa, quando si è deciso di riprenderla non solo a Napoli, ma un po’ in tutto il mondo.