Come curare le piante grasse? Sfatiamo qualche mito e scopriamo insieme come coltivarle al meglio e alla perfezione!
Affascinanti, carnose, perfette per chi inizia soltanto da poco ad entrare in contatto con il proprio pollice verde nascosto e oltretutto molto eleganti: le piante grasse da tempo riempiono i nostri appartamenti e spesso la loro bellezza è sottovalutata. Ne troviamo di diverse, alcune composte da foglie succose e piene, altre invece da un unico fusto che darà in primavera o addirittura in autunno alcuni fiori colorati e meravigliosi.
La credenza popolare vuole che le piante grasse non abbiamo bisogno di acqua e che possa bastare piazzarle sul davanzale per decorare a dovere gli ambienti interni. Ma non è assolutamente così! Scommettiamo che, almeno una volta nella vita, vi sia capitato di ritrovare una piantina grassa completamente essiccata e di conseguenza morta. Ecco perché oggi noi di Mammastyle vogliamo svelarvi 3 segreti per coltivarle alla perfezione, evitando che possano morire, durando invece molto a lungo. Curiosi di scoprire i dettagli?
Coltivare le piante grasse non è così scontato: ecco 3 segreti di cui forse non eri a conoscenza
Come dicevamo, è convinzione di molti credere che le piante grasse non necessitino di acqua e che si debbano solo piazzare sul davanzale per farle vivere a lungo. Certo, tutti noi sappiamo che questa tipologia di piante non vuole molta acqua, tuttavia bisogna assolutamente sfatare qualche mito per evitare che muoiano in poco tempo! Avete voglia di comprare qualche piantina grassa oppure vi è stata regalata e volete scoprire i suoi segreti? Eccovi 3 consigli che potranno tornarvi molto utili!(qui potrete invece scoprire come coltivare da soli il bonsai)
- Attenzione al terriccio: nonostante le piante grasse siano molto diffuse in Italia, così come nel resto del mondo, il loro habitat naturale e originario è quasi sempre desertico. Pertanto un errore comune è quello di ripiantarle in un terreno eccessivamente ricco di sostante nutrienti, ad assorbimento rapido. Quello che invece deve essere usato per le piante grasse è a rilascio lento, con una buona percentuale di sabbia ed esclusivo per questa specie di piante. Evitiamo concimi universali, compresi fertilizzanti generici, chiedendo invece al nostro vivaista di fornirci quelli specifici.
- Acqua? No, ma anche si: adesso sfatiamo un mito. Non è vero che le piante grasse non desiderano l’acqua! Molto semplicemente, sono abituate a periodi di siccità e fanno fronte alla mancanza di acqua riferendosi alle loro ‘scorte naturali’ presenti nelle foglie carnose oppure nei fusti ricchissimi. Tuttavia una piantina grassa ancora piccolina chiederà di essere ‘abbeverata’ ogni 3/4 settimane, per poi prolungare il periodo sino a 6 settimane da adulta. Crescendo lentamente, chiederanno acqua solo quando il terreno sarà completamente asciutto. Potremo quindi bagnarlo abbondantemente fin quando sarà ben imbevuto, evitiamo però i ristagni utilizzando dei sottovasi forati.
- L’importanza della luce: a differenza di altre piante, quelle grasse amano la luce diretta del Sole e difficilmente bruceranno, considerando che nel loro habitat naturale sono spesso a contatto con i raggi solari. Se siamo soliti tenerle sul davanzale o in balcone, ricordiamoci periodicamente di spostarle facendo eseguire dei giri completi in modo che tutti i lati della piantina percepiscano la luce. Anche le temperature notturne aiutano le piante a sviluppare meglio le fioriture, tuttavia ricordiamoci di non posizionarle in ambienti eccessivamente freddi. In ultimo, ma non per importanza, le piante grasse cresceranno a dovere in un ambiente ricco di aria fresca.