Conservare la pastiera avanzata dal pranzo di Pasqua non è così semplice come si crede: ecco un trucchetto infallibile che non vi farà sbagliare!
Tra uova di cioccolato, dolci tipici regionali come le cuddure siciliane o le pignolate, il dolce per eccellenza di tutta la Pasqua è certamente la pastiera. Di origine napoletana, ma ormai ampiamente preparato in tutto il resto d’Italia, questo dolce goloso assomiglia molto ad una crostata, che però viene stesa più spessa per poi farcirla con una crema di grano, ricotta, canditi e gocce di cioccolato.
Una prelibatezza che pensate, vede le sue radici già nell’Antica Roma, ricca di storia, leggende e miti diversi. La ricetta viene ancora gelosamente custodita tra le famiglie napoletane e già verso il martedì santo, nonne e mamme si riuniscono in cucina per la sua preparazione. La tradizione della pastiera vuole che sia preparata almeno 3/4 giorni prima della Pasqua e dovrà riposare all’interno della tortiera, coperta con canovacci puliti da cucina per poi servirla direttamente come dessert del pranzo pasquale.
Insomma, una leccornia che conquista tutti, persino i più piccoli, ma come si conserva perfettamente affinché risulti tenera, morbida e buona dopo giorni? Scopriamo tutti i suoi segreti!
Eccoti un trucchetto infallibile per conservare la pastiera avanzata dal pranzo di Pasqua
Come dicevamo, non esiste Pasqua senza pastiera napoletana, il dolce tipico della tradizione che ormai abbraccia tutto il Bel Paese. Divenuto quasi un dolce chic e lussuoso, sono tante le pasticcerie che la preparano come vuole la ricetta originaria, anche se molte famiglie la preparano rigorosamente in casa. Bisogna tuttavia ricordarsi che la pastiera vede come ingrediente principale la ricotta, un latticino che se non conservato a dovere può inacidirsi velocemente, rovinando l’intero dolce. Come si conserva quindi la pastiera napoletana affinché sia buona anche dopo giorni?
Bisogna innanzitutto considerare questo: la pastiera in realtà non vorrebbe la conservazione in frigorifero poiché le temperature basse andrebbero ad asciugare eccessivamente la frolla ed il ripieno, risultando sul palato secco e stopposo. Pertanto, se ne abbiamo preparato una per la Pasquetta con gli amici o se è avanzata parecchia e vogliamo gustarla il giorno dopo, dovrà essere riposta su un piatto da portata, coprendola con un copri torta oppure tagliandola a fettine conservandola all’interno di un contenitore di plastica.
Se invece sappiamo già che la pastiera verrà consumata con più difficoltà, inseriamola all’interno di un contenitore di plastica con chiusura ermetica, poggiamo al di sopra un foglio di pellicola per alimenti e conserviamo nei ripiani centrali del frigorifero. Per ravvivarla dopo la conservazione potremo porne una fettina su di un piatto, bagnarla appena in superficie con un goccio di latte e riscaldarla in microonde per 30 secondi. Sarà perfetta!
In ultimo, la pastiera potrà essere anche congelata. Se vi è avanzato il ripieno basterà chiuderlo in sacchetti gelo e annodarli a dovere, mentre se vorremo congelare quella cotta, tagliamola a fettine e poniamola all’interno di contenitori ermetici. Potremo gustarla successivamente per un massimo di 2 mesi!