Che buona la pizza fatta in casa: ma quale lievito usare? La risposta potrebbe sorprenderti

Il lievito nella pizza è fondamentale per renderla morbida, croccante allo stesso tempo e ben alveolata: ma quale tipologia scegliere? Scopriamolo insieme

La pizza è uno dei simboli più belli e di vanto per il nostro paese: L’Italia, oltre all’arte e alla cultura, è conosciuta nel resto del mondo proprio per lei, cui da sempre deteniamo il primato in bontà, genuinità e preparazione, questo non si discute(chi potrebbe?). Durante il primo lockdown di Marzo 2020 tutti noi impiegammo il tempo in casa nella preparazione di lievitati, in particolare pizza e focaccia.

lievito per pizza
Quale lievito scegliere per preparare la pizza? La risposta potrebbe sorprenderti!

C’è chi prese questa scusa per trovare di volta in volta la ricetta perfetta, anche se in fondo ogni famiglia ha la propria. Tuttavia, scommettiamo che almeno una volta nella vita vi siate posti questa domanda: quale lievito utilizzare? Quello secco o quello fresco? 

Oggi proveremo a chiarire con voi alcuni concetti fondamentali e potreste rimanere a bocca aperta. Scopriamo insieme perché!

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Quale lievito utilizzare per la pizza fatta in casa? Ecco una riposta che potrebbe sorprenderti

Molti appassionati di pane, pizza e focaccia fatta in casa tendono a scegliere due tipologie di lievito: quello madre oppure il più diffuso, il lievito di birra. Oggi vorremo concentrarci proprio su questo, da sempre utilizzato nelle preparazione dei lievitati. Quale dovremmo scegliere? Quello secco o quello fresco? Vi è differenza?

quale lievito scegliere per pizza
Il lievito di birra può essere congelato in panetti singoli già porzionati per poi essere utilizzato, basterà farlo rinvenire 30 minuti a temperatura ambiente!

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Solitamente, ogni ricetta casalinga prevede sempre gli stessi ingredienti: farina, acqua, olio, sale, zucchero e lievito di birra. Alcuni miscelano il lievito fresco sbriciolandolo all’interno della farina per poi aggiungere zucchero, acqua, olio e in ultimo il sale, mentre altri preferiscono sciogliere prima il lievito nell’acqua tiepida, cui va poi aggiunto lo zucchero e solo dopo aver miscelato i liquidi con i solidi procedere con olio e sale.

Nessuno discute quindi le varie ricette, tuttavia sorge spontanea una domanda: perché alcuni usano quello secco e altri quello fresco? Contrariamente a quanto si possa pensare, il lievito di birra non deriva dalla bevanda, ma dal Saccaromycies Cerevisias, lievito che produce una fermentazione alcolica, usato anche per la produzione di birra. Sia il secco che il fresco vanno idratati in acqua, ma quindi qual è la differenza?

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In termini di prestazioni, nessuna. Le pizzerie converranno con noi, non c’è differenza nella preferenza del secco o del fresco, molti però tendono ad utilizzare il primo poiché tende a durare molto più tempo e perché non subisce danni con gli sbalzi di calore, ciò che invece avviene con quello fresco che deve essere utilizzato entro pochi giorni.

Bisogna però prestare attenzione alle proporzioni: tanti commettono l’errore di utilizzare le stesse dosi di una ricetta con il lievito, ma ricordiamoci sempre che 2 gr di lievito fresco corrispondono a 1 g di quello secco. Se quindi la ricetta da seguire richiede 10 gr di lievito di birra fresco, dovremo convertirlo in 5 di quello secco.

Inoltre, il fresco essendo già attivo tende a ‘far lievitare’ in tempi un po’ più ridotti, mentre quello secco un po’ più lunghi, ciò non significa però ottenere un gusto diverso o una consistenza migliore o peggiore. Il secco quindi, per concludere, possiamo definirlo come il lievito migliore per le preparazioni casalinghe. E voi? Sapevate queste differenze?

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