Conosci la storia di Arlecchino, la maschera più famosa di Carnevale? Raccontala ai tuoi bambini per farli divertire con allegria!
Siamo ormai in uno dei periodi più belli dell’anno, in cui tutto è concesso e si può dare libero sfogo alla propria fantasia: anche stavolta il Carnevale è arrivato con tutti i suoi colori e la sua allegria, bisogna quindi ammetterlo, dopo due anni di pandemia un po’ di frivolezza e felicità ci vuole per tornare alla vita di tutti i giorni!
Tra le tante maschere originali e che appartengono alla tradizione italiana c’è quella di Arlecchino, conosciuta in realtà anche nel resto del mondo. Si tratta di un costume ricchissimo di colori e con una personalità forte, decisa. Perché non la scopriamo insieme? Oggi vi raccontiamo la storia di questa mitica maschera, da poter condividere con i più piccoli!
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La storia di Arlecchino racconta delle vicende di una maschera burlona, un po’ ignorante ma buona e ingenua, sempre con il sorriso sulle labbra e pronta a far festa. Una sorta di giullare quindi, che usa gambe e braccia come elementi di giocoleria, spilungona e dal classico costume colorato, dalle sfumature arcobaleno. La maschera nasce nella Bergamo bassa per poi acquisire il classico dialetto veneto stretto e cantilenato, ad oggi se si parla di Carnevale non si può non menzionare Arlecchino. Ma come nasce?
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La storia di Arlecchino, come si evince, parla di povertà e umiltà. La leggenda narra di un bambino, per l’appunto di nome Arlecchino che viveva con la madre in una casa di campagna. Purtroppo vivevano di quel poco che la terra gli donava e che riuscivano a produrre come pane, frutta e verdure.
Tuttavia Arlecchino riusciva comunque a frequentare la scuola del paese. Un giorno la maestra della classe decise di organizzare una bella festa in maschera per il Carnevale, chiedendo a tutte le mamme di cucire con le loro mani dei costumi originali ai bambini. Quando il bimbo comunicò alla madre la richiesta della maestra, cadde in una profonda tristezza poiché non avevano i soldi necessari per poter comprare al mercato gli scampoli che servivano.
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Le mamme degli altri bambini allora, venute a sapere che Arlecchino non avrebbe potuto partecipare alla festa, decisero di bussare alla porta di casa della mamma regalandole tutti gli scarti e i ritagli degli scampoli avanzati dai costumi dei figli. La mamma, immensamente grata per il gesto iniziò quindi a confezionare un costume unendo tutti i rimasugli, creando una simpatica casacca con colletto e pantalone largo.
Quando Arlecchino arrivò a scuola ricevette il premio come costume più originale, con applausi da tutta la classe. Da quel momento il tipico costume viene quindi raffigurato ricco di colori e allegria. Raccontate anche voi la storia di questa mascherina ai bambini e perché no, vestiamoli proprio così a Carnevale!