Puoi dare le dimissioni ed avere la disoccupazione con questo espediente che nessuno conosce

Non tutti sanno che si possono dare le dimissioni senza perdere la possibilità di richiedere la disoccupazione. Se vuoi lasciare il tuo lavoro dovresti prima leggere qui!

Se hai deciso di dimetterti dal tuo lavoro vuol dire che non ti trovi bene e che non sei più a tuo agio a causa della condotta scorretta del tuo titolare o dei tuoi colleghi.

dimissioni senza perdere disoccupazione
Puoi lasciare il tuo lavoro senza perdere la disoccupazione: ecco come!

Considerando il fatto che il lavoro ti occupa molto tempo ed è di certo fondamentale per guadagnare e per vivere, sono certa che non è una decisione che hai preso alla leggera. Se vuoi dimetterti volontariamente devi prima conoscere questo stratagemma per ricevere la disoccupazione. Infatti, quando si parla di dimissioni volontarie, sei tenuto a dare un preavviso secondo il tuo contratto e di continuare a lavorare fino al termine del periodo di preavviso.

In quei giorni, puoi ricevere un trattamento di sfavore nel caso in cui i rapporti con il tu datore di lavoro e con i tuoi colleghi si fossero deteriorati. Inoltre, presentando le dimissioni volontarie, non potresti richiedere il sussidio di disoccupazione e ti ritroveresti senza nemmeno una piccola entrata. Cosa che non puoi di certo permetterti in questo periodo così difficile a causa del Covid-19. Se vuoi dimetterti senza perdere la possibilità di richiedere la disoccupazione, segui questo piccolo consiglio.

LEGGI ANCHE > Sei mamma e vuoi lavorare? Niente paura, ecco alcuni consigli che possono cambiarti la vita

Dimissioni: come fare per non perdere la disoccupazione!

Prima di parlarti di questo stratagemma è bene fare un po’ di chiarezza. Spesso le persone confondono la parola “licenziamento” con le “dimissioni”. Il licenziamento può avvenire solo dal datore di lavoro che, per vari motivi, può licenziare i propri dipendenti. In questo caso, la disoccupazione è garantita dall’INPS.

licenziarsi dal lavoro
Non permettere a nessuno di sfruttarti e creare situazioni di stress ed ansia.

LEGGI ANCHE > La vita non finisce a 50 anni: ecco 3 lavori senza età da fare come e quando vuoi

Quando, invece, si parla di dimissioni, è il lavoratore a decidere di voler interrompere il rapporto lavorativo e, in questo caso, non ha diritto alla disoccupazione, a meno che non dia le “dimissioni per giusta causa”. Questo genere di dimissioni si danno nel momento in cui il datore di lavoro assume dei comportamenti per cui il lavoratore non può far altro che lasciare il lavoro. La legge non esplicita quali siano tutti i requisiti per richiedere le dimissioni per giusta causa, quelli più comuni sono:

  • Mobbing.
  • Molestie sessuali.
  • Demansionamento (modifica peggiorativa delle mansioni lavorative).
  • Mancato o ritardato pagamento dello stipendio.
  • Omissione del versamento dei contributi previdenziali.
  • Quando il titolare pretende che il dipendente compia condotte o atti illeciti.
  • Ingiurie.

LEGGI ANCHE > Cosa devi assolutamente fare se stai cercando lavoro e hai più di 40 anni

In questi casi, puoi dare le dimissioni per giusta causa e non devi rispettare il periodo di preavviso previsto dal contratto in quanto queste condotte sono gravissime e non ti permettono di continuare il rapporto lavorativo. Per procedere, puoi accedere sul portale del Ministero del Lavoro tramite SPID e cliccare sul tasto “dimissioni volontarie”. Ricordati di scegliere il tasto “dimissioni per giusta causa”. Altrimenti rivolgiti ad un sindacato o ad un patronato. Dopo l’ottavo giorno dalla presentazioni delle dimissioni, puoi richiedere la disoccupazione tramite il sito dell’INPS oppure tramite CAF e patronati. Il datore di lavoro può non accettare le tue dimissioni in caso possa sostenere di non aver avuto una condotta ingiusta nei tuoi confronti. In questo caso, devi citarlo in giudizio e farti seguire da un avvocato. In sede di giudizio dovrai dimostrare la veridicità delle tue accuse.

Gestione cookie