Rispolvera i tuoi vecchi vinili: se appartengono a questo anno valgono davvero una fortuna
Pubblicato da
Cesare Orecchio
3 anni fa
Hai una collezione di vecchi vinili in cantina e vorresti venderla? Attento a queste caratteristiche perché potrebbe valere una fortuna!
Si sa, più le cose invecchiano più possono assumere un valore inestimabile. Anche una semplice caffettiera in realtà può trasformarsi in un vero e proprio pezzo di storia, basta pensare a quelle dei nostri nonni, acquistate ad esempio circa 70/80 anni fa o ancora meglio se tramandate di generazione, il valore storico sarebbe incredibilmente autentico!
Così come gli oggetti, anche i vinili possono valere davvero una fortuna, tuttavia bisogna tenere in considerazione alcuni fattori importanti. Quanto era romantico ascoltare un 45 giri nell’apposito giradischi? Ai giorni nostri sta tornando alla ribalta questo vecchio metodo d’ascolto e il vintage non passa mai di moda. Avete una collezione di vinili e vorreste valutarla? Vi diamo alcuni pratici consigli per capire quanto effettivamente possa valere, potreste fare una fortuna! Scopriamo insieme tutti i dettagli
Con i vecchi vinili non si scherza: potresti farci una fortuna! Ecco un metodo per capirne il reale valore
Ovviamente non tutti i vinili valgono qualcosa, poiché basta considerare questo: quando vennero introdotti i classici CD, le produzioni furono a fiumi, pertanto ad oggi non si potrebbe calcolare un valore reale di un classico compact Disc. Stesso identico discorso vale per i vinili, nell’epoca passata erano quelli che garantivano l’ascolto della musica. Tuttavia una differenza sostanziale c’è. Come possiamo quindi capire se il nostro vinile ha un valore o meno? Eccovi qualche consiglio per capirlo
Usura: non importa che si posseggano vinili degli anni 60 o degli anni 20, poiché l’usura condizionerà tantissimo un ipotetico acquisto. Un disco, ad esempio, degli anni 50 ricco di graffi sulla patina esterna ed una copertina logorata, scolorita o strappata, andrebbe in automatico a perdere di valore, pur essendo un pezzo raro. Pertanto, se la nostra collezione di vinili risulta ben tenuta e intatta, partiremo incredibilmente avvantaggiati.
Numero di serie: importante poi sarà il numero di serie riportato sulla copertina del disco. Consideriamo questo. Ogni vinile prodotto e venduto riporta un numero specifico, tuttavia uno alto ci farà capire quanto quel vinile abbia già avuto dei predecessori, quindi il valore sarà sempre più basso. Basterà quindi controllarlo prima di chiedere qualsiasi valutazione che risulterebbe inutile, più sarà basso, maggiori saranno le possibilità di avere in mano un prodotto di valore.
Ristampe: in un epoca come quella passata, proibizionismo e censure erano all’ordine del giorno, basta pensare a tutti quei cantanti jazz degli anni 30 e 40 che parlavano nelle loro canzoni di schiavitù, amori adulteri, sofferenza e scandali in generale. Spesso quindi i vinili venivano ritirati e ristampati, perdendo quindi il reale valore originario. Proviamo a rivolgerci ad un vero esperto oppure informiamoci su Internet se quel vinile in nostro possesso appartenga ad una ristampa o una versione originale. In quest’ultimo caso potremmo davvero fare una fortuna.
Come vendere: ad oggi i principali mezzi per poter vendere i vecchi vinili sono Ebay, Amazon e Discogs. Quest’ultimo è un sito che oltre a permettere la vendita fornisce dati importanti sul nostro vinile, avendo la possibilità di scannerizzare il numero di serie o il codice a barre. Inoltre fornirà anche una sorta di guida al dettaglio, mostrando quanto un vinile, in base al numero di serie e al grado di valore, possa essere venduto per un prezzo minimo o un prezzo massimo.